Era il 2005 e quella che credevo sarebbe stata tua mamma mi aveva appena lasciato con un dolore talmente forte in mezzo al petto da non farmi respirare. A dire il vero non era nè la prima nè l’ultima volta che questo accadeva. Continuavo a ripetermelo incessantemente per evitare di stare ancora più male del dovuto mentre tuo zio mi metteva una mano sulla spalla e con l’altra mi indicava la porta continuando a ripetermi che là fuori io avrei avuto te, con una donna incredibile e sarei stato felice, ne era certo. Io gli credevo ma sapevo anche quale era il mio passato.