Da gennaio a Milano sarà vietato fumare in alcuni luoghi all’aperto. Arriverà anche a Como il divieto?

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“Thank you For Smoking”, è una brillante pellicola del 2005 diretta da Jason Reitman e narrata in prima persona dal suo protagonista Nick Naylor, interpretato da uno strepitoso Aaron Eckhart.

In sostanza è la storia di un uomo, molto abile nel convincere le persone, che difende i diritti dei fumatori e delle multinazionali del tabacco ma che nella sua sfera privata cerca di essere un buon esempio per il figlio adolescente.

Ecco in questo preciso momento i fumatori più accaniti avrebbero un disperato bisogno di un abile comunicatore come Nick Naylor capace di salvaguardare i loro diritti.

Per i tabagisti sono infatti in arrivo tempi duri in cui, sempre più spesso, verrà messa in discussione la loro sacro santa libertà di fumarsi una sigaretta in santa pace, giusto o sbagliato che sia. Proviamo a capire il perché.

A cominciare da Milano, una città da sempre particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, i fumatori non potranno più fumare in alcuni luoghi persino all’aperto.

Il consiglio comunale di Milano ha infatti recentemente approvato il Regolamento sulla qualità dell’aria che prevede, a partire dal primo gennaio 2021, il divieto di fumare in alcuni luoghi all’aperto nel raggio di dieci metri da altri individui.

A Milano con l’anno nuovo non si potrà quindi più fumare nei parchi come alle fermate dei mezzi pubblici, nelle aree gioco dedicate ai bambini, nelle aree cani e anche negli stadi.

L’inasprimento del divieto arriverà però solo a partire dal primo gennaio 2025 quando a Milano il divieto di fumo verrà esteso a tutte le aree pubbliche all’aperto.

La ratio alla base non sembrerebbe essere quella di combattere le multinazionali del tabacco, per riallacciarci al film e trovare un alter ego “buono” di Nick Naylor, ma di limitare il fumo per ridurre il Pm10, ossia il particolato formato da particelle con un diametro inferiore al centesimo di millimetro (10 micrometri) che riescono anche a depositarsi nei nostri bronchi.

La domanda che ci poniamo è la seguente: riuscirà ad arrivare persino a Como questo divieto? Anche i fumatori comaschi iniziano a vacillare, del doman non v’è certezza.

 

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