È in gravissime condizioni il giovane di 22 anni dopo essere finito sott’acqua al Lago del Segrino ieri pomeriggio 2 settembre. Alcune persone che passeggiavano sulle rive del lago sono riusciti a portarlo sulla terra ferma ma il ragazzo era in arresto cardiaco. Sul posto date le gravissime condizioni è arrivato anche l’elisoccorso del 118 che ha portato il 22enne in codice rosso all’ospedale di Legnano. Ora lotta tra la vita e la morte. Un’estate drammatica per il laghi, dove sono stati tantissimi gli episodi di annegamento.
Cosa è la sincope da idrocuzione
La sindrome da idrocuzione è una delle principali cause di morte dopo un tuffo. Non si sa ancora se questo è il caso del turista deceduto.
Letteralmente è una sincope da immersione rapida, specialmente in acqua fredda, caratterizzata da riflessi neurovegetativi che possono causare anche morte per arresto cardiorespiratorio o annegamento.
In pratica se la temperatura del nostro corpo è di circa 37°, quella del lago si aggira intorno ai 18°. Lo sbalzo termico, se ci si tuffa improvvisamente, è molto alto e in cervello va letteralmente in tilt.
“In quegli attimi, come riportato da molti siti di Croce Rossa, vengono interessati sia i centri di regolazione cardiaca che quelli respiratori (arresto cardiorepiratorio). Se invece non sono coinvolti i centri bulbari in modo letale, l’arresto di circolazione e di ossigenazione provoca comunque una sincope con perdita di coscienza”.
Se questa condizione dura più di qualche secondo si può arrivare alla perdita di coscienza, rischiando così la morte per annegamento.