Raffinatezza barocca ed esplosione romantica in Cajkovskij, per la stagione concertistica

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Raffinatezza barocca e l’esplosione romantica in Cajkovskij
Secondo appuntamento stagione concertistica 2019/20

Un programma dedicato ad orchestra d’archi e chitarra,
un itinerario nel tempo raro attraverso musiche note e travolgenti.

 

Teatro Sociale di Como
Domenica 10 novembre, ore 17.00

 

Domenica 10 novembre alle ore 17.00 Matthieu Mantanus dirige l’Orchestra 1813, in formazione d’archi e Filomena Moretti alla chitarra, in un programma molto raffinato e di rara esecuzione, ma non per questo poco noto.

Il direttore Matthieu Mantanus

Il secondo appuntamento della stagione concertistica 2019/2020 propone un inconsueto dialogo tra ensemble d’archi e chitarra -alcuni brani prevedevano in origine l’esecuzione da parte del liuto o della chitarra barocca- da Vivaldi a Respighi, da Giuliani a Cajkovskij, dal barocco italiano al romanticismo russo, attraverso suggestioni di primo Novecento, ad opera di un Respighi musicologo e filologo attento, e virtuosismi estremi di inizio Ottocento, carichi del pathos cajkovskiano.

La chitarrista solista Filomena Moretti

A chiudere il programma infatti è la solenne e celebre Serenata per orchestra d’archi in do maggiore, Op. 48 di Pëtr Il’ic Cajkovskij, carica di citazioni mozartiane, e settecentesche, ma riviste con la penna di Cajkovskij che voleva dare nobilitare il genere della serenata, in un contesto accademico e più aulico.

Così scriveva Cajkovskij alla sua mecenate e mentore, la baronessa von Meck «Ho composto questa serenata animato dallo slancio di una intima convinzione… si tratta di un brano che nasce dal profondo del cuore e mi piace pensare che per tale ragione non sia privo di reali qualità».

 

“Questo programma si sviluppa intorno a due protagonisti: la chitarra, affascinante strumento troppo di rado presente sui palchi della musica, e l’orchestra d’archi, con il suo suono caldo e potente. Timbri che si fondono perfettamente in questi due concerti di Vivaldi e Giuliani. Il primo, con il quale inizieremo il concerto, fu scritto verso il 1730 da Vivaldi per il liuto, “cugino” antico della chitarra, e può essere considerato tra le pagine più famose del compositore, soprattutto il suo movimento lento, “largo”. Mauro Giuliani invece vive a cavallo tra il 700 e l’800 ed è come un anello di congiungimento tra Mozart e Rossini: chitarrista virtuoso, il suo concerto ricorda il bel canto italiano tanto amato nel Bel Paese a quell’epoca. Infine, per completare la prima parte e collegare Vivaldi a Giuliani, ho voluto unire italianità e riferimenti all’antichità con la terza raccolta delle Antiche Arie e Danze di Respinghi, di cui vi suoneremo due numeri, l’Italiana e la Passacaglia.
Per la seconda parte del concerto, ho scelto uno dei brani che più rappresentano le meravigliose sonorità dell’orchestra d’archi, di un compositore che ha amato infinitamente l’Italia, e ci ha viaggiato spesso: la serenata per archi di Cajkovskij. È un’opera scritta in piena maturità, alla quale il compositore teneva tantissimo. Di quei lavori che escono perfetti dal grembo, illuminati da una forte ispirazione. Strutturata in quattro movimenti, la serenata ci trasporta attraverso il dramma del primo movimento, la leggerezza salottiera tutta ottocentesca del secondo, lo struggimento profondo dell’Elegia per finire nella danza indiavolata del finale, ispirato a un tema russo. Sicuramente una delle mie pagine preferite del repertorio per archi, rappresenta nello stesso tempo una bella sfida per l’orchestra, e un grandissimo piacere per il pubblico.”

Matthieu Mantanus

 

Sabato 9 e domenica 10, le sale del ridotto saranno invase dai laboratori di Opera Education Experience : un weekend dedicato a creare il pubblico di domani, per avvicinarlo alla bellezza, alla musica, all’arte, per trasmettere cultura e un patrimonio musicale, tra i più importanti, come da sempre nelle corde del Teatro Sociale di Como / AsLiCo.

Domenica, a conclusione di un pomeriggio all’insegna della lettura e della musica, i bimbi saranno invitati ad un laboratorio musicale e ritmico, ad ingresso gratuito, mentre i grandi, genitori e insegnanti che avranno partecipato all’Experience, saranno invitati ad ascoltare dal vivo il concerto sinfonico nella Sala Grande del Teatro.

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