Ottobre è il mese per eccellenza dedicato alla prevenzione del tumore al seno.
Con l’occasione la Breast Unit di Asst Lariana, attiva al Sant’Anna e che da alcuni mesi ha integrato l’attività dell’ospedale Moriggia-Pelascini di Gravedona creando una struttura interaziendale, ha predisposto un programma di momenti informativi dedicati alle donne.
Presentazione dei servizi, indicazioni sulla prevenzione, come eseguire l’autopalpazione, stili di vita, i numeri degli interventi eseguiti all’ospedale Sant’Anna, sono alcuni dei temi che verranno trattati dagli specialisti nel corso del mese di ottobre. Le informazioni verranno pubblicate sul sito di Asst Lariana e sui canali social.
La prima settimana di ottobre sarà dedicata alla prevenzione, con indicazioni relative a quale età iniziare a sottoporsi ai controlli, che tipo di controlli fare, dove e a chi rivolgersi. La seconda settimana di ottobre si affronterà il tema dell’autopalpazione, come eseguirla, quando, a quali sintomi prestare attenzione. Nel corso della terza settimana si parlerà di stili di vita. Nell’ultima settimana, infine, il focus sarà centrato sull’attività della Breast Unit dell’ospedale Sant’Anna, sull’organizzazione e sui numeri.
Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente in Italia e con 54.976 nuove diagnosi in un anno, rappresenta il 30,3% dei tumori che colpiscono le donne e il 14,6 % dei tumori diagnosticati in Italia (fonte I numeri del cancro in Italia 2020, a cura tra gli altri dell’Associazione italiana registri tumori AIRTUM e dell’Associazione italiana di oncologia medica AIOM).
Il Centro di Senologia di Asst Lariana, all’ospedale Sant’Anna, appartiene alla rete regionale “Breast Units Network”, che devono garantire una serie di specifiche caratteristiche come elevati livelli di qualità di cura ed operare con team multidisciplinari e multiprofessionali; assicurare adeguati volumi di attività e una numerosità di interventi per singolo chirurgo senologo di almeno 50 interventi/anno; erogare percorsi di presa in carico dei pazienti secondo i criteri di qualità definiti nel sistema di monitoraggio regionale, con particolare attenzione al rispetto dei tempi che devono intercorrere tra il sospetto diagnostico, la conferma diagnostica e l’inizio del trattamento.