Ma era il Como o il Comacchio? Cercasi via d’uscita

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Lariani nell’occhio del ciclone dopo il disastro di Modena. Stagione (e carriere) a rischio, serve trovare la soluzione giusta

Modena-Comacchio 5-1. Sì, così va molto meglio. Più realistico. La partita di sabato è stata una sorta di amichevole tra una squadra che andava a mille – e a cui comunque vanno dati i giusti meriti, perché i canarini quando girano sono forti: sono stati capaci anche di dominare col Sassuolo in Coppa Italia – e un’altra che sembrava formata da dilettanti a cui interessa più la birra nel postpartita che non il risultato finale. Portiere che non para e non esce, difensori che non marcano, centrocampisti che pascolano in mezzo al campo, attaccanti mai in partita.

E allora no, dai, sicuramente al Braglia in maglia bianca non c’erano giocatori ben pagati e – teoricamente – forti. Quello non era il Como.

Anzi, sì. 

Sono passate 9 giornate, non 2. Il 25% della stagione è andato e il Como è penultimo in classifica, e meno male che il Perugia sta ancora peggio! E’ vero, i primi due mesi di stagione buttati senza sviluppare né un gioco né un gruppo ora pesano, ma non possono più essere un alibi. Oggi è assurdo parlare di rosa che vale i playoff come abbiamo fatto finora. Oggi i fatti dicono che ci sbagliavamo e la rosa del Como è da C, o comunque vale la retrocessione in C.

Molti incolpano la società perché “pensano troppo al marketing e poco al campo“: a parte che si possono fare entrambe le cose e a parte che quest’estate non è arrivato solo Fabregas ma anche gente di sostanza. Ma comunque ormai la rosa è questa fino a gennaio e bisogna rimboccarsi le maniche e fare punti.

Come? Sarebbe facile se il problema fosse solo uno.
Spogliatoio disunito? –> Scelte drastiche per unirlo, costi quel che costi. Dire “dobbiamo diventare squadra” non risolve nulla. Per esempio secondo chi scrive la fascia da capitano a Fabregas è opportuna quanto un cucchiaino di sale nel caffè.
Società assente e mancanza di un uomo forte (come ipotizzano i sempre ben informati colleghi de La Provincia in questo pezzo)? –> Si risistemino i ruoli.
Motivazioni tattiche? –> Longo inizi a incidere, perché per ora la sua mano non si è vista per nulla. Pure col Perugia è stata la classica vittoria della serie “salviamo solo il risultato”.

Invidiamo chi ha la soluzione in tasca. “Ci vuole un bel ritiro”. Oppure “mettiamo in tribuna Baselli (o Vigorito, o Mancuso, o Binks, o Fabregas o qualsiasi capro espiatorio)”. O ancora “Cambiamo modulo”. “Chajia titolare”. “Ludi torni a fare il ds”. La sensazione è che ci sia un mix di concause. La cosa in assoluto più brutta è che la scoppola di Modena sia arrivata dopo la prima vittoria stagionale. Un po’ come dire: “Ne abbiamo vinta una, possiamo tornare a giochicchiare”.

La speranza è che qualcuno sappia metterci mano. Perché qui siamo tutti sulla stessa barca: sia i tifosi, sia giocatori-tecnico-dirigenza che si stanno giocando la carriera. Retrocedere con questo Como sarebbe una macchia incancellabile per chiunque. Riprendersi e regalarsi un bel campionato sarebbe invece una bella medaglia. Quindi è il caso di recuperare la voglia di meritarsi lo stipendio e di gioire per le vittorie.

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