Insubria, efficiente macchina organizzativa per l’attesissimo test di Medicina e Odontoiatria. Coinvolti anche 823 candidati a Lariofiere

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È andato tutto bene: in tempo di Covid questa è la sintesi migliore per dire come l’attesissimo test di Medicina e di Odontoiatria si sia svolto senza imprevisti, nel rispetto delle norme e delle procedure dettate dalla pandemia. L’Università dell’Insubria ha organizzato le prove per le province di Varese, Como, Lecco e Monza Brianza: si sono presentati 807 candidati a Malpensafiere, Busto Arsizio, e 823 a Lariofiere, Erba. In tutto dunque 1630 candidati hanno effettivamente svolto la prova, con un leggero e normale calo rispetto al numero delle domande arrivate, che erano 1699.

Curata in ogni dettaglio la macchina organizzativa: ottanta circa i funzionari e i professori dell’ateneo che, nelle due sedi, hanno gestito e monitorato ogni momento della giornata, dalle 8 alle 16 circa, supportati dalle squadre della Protezione Civile e dal personale degli enti fieristici messo a disposizione dalle Camere di Commercio di Varese e Como.

In ogni aula era presente una commissione per il riconoscimento dei candidati, la verifica dell’autocertificazione nel rispetto della normativa Covid e la consegna della busta sigillata del Ministero dell’Università e della ricerca. Anche le operazioni di ingresso e di deflusso sono state gestite con attenzione e a gruppi con tempistiche differenziate, in modo che non ci fossero assembramenti, con misurazione di temperatura e igienizzazione delle mani sia in entrata che in uscita.

Test di Medicina a Lariofiere

Presenti nelle due sedi il rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue e il direttore generale Marco Cavallotti, che si sono complimentati con il personale per l’ottima organizzazione e hanno anche apprezzato il comportamento esemplare dei candidati rispetto alle regole. A Erba il presidente della Scuola di medicina Giulio Carcano ha commentato a nome dell’ateneo: «È grande l’aspettativa dei giovani e grande è la fiducia che noi riponiamo in loro. Pur sapendo che il numero dei posti per Medicina e Odontoiatria è assai limitato, circa 13mila in tutta Italia a fronte di 66mila domande, il fatto che tanti studenti siano qui oggi dà ancora più valore alla professione medica. Vogliamo pensare che il Covid per questi giovani non sia un limite ma una ragione in più per credere nella medicina».

Nelle due sedi, il test è iniziato regolarmente alle 12: cento i minuti a disposizione dei candidati per risolvere i sessanta quesiti, sempre complessi, di cultura generale, ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica. La valutazione prevede: 1,5 punti per ogni risposta esatta; meno 0,4 punti per ogni risposta sbagliata; 0 punti per ogni risposta non data.

Ora le buste con gli elaborati sigillati saranno custodite in sicurezza nell’ateneo fino a lunedì 7 settembre, quando verranno portate a Bologna e consegnate a Cineca, il Consorzio interuniversitario che si occuperà di correggere i test di tutta Italia ed elaborare la graduatoria nazionale per merito che verrà pubblicata il 29 settembre anche su www.uninsubria.it.

Per i candidati che sceglieranno l’Università dell’Insubria (lo scorso anno alla prova erano in 586) i posti sono 150 per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia e 20 per quello in Odontoiatria e protesi dentaria, oltre a un posto per corso riservato ai cittadini non comunitari residenti all’estero.

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