I lariani pagano l’autogol a freddo di Scaglia, le assenze e la scarsa vena di Cerri e La Gumina: 0-1 contro i toscani

Il Pisa lotterà probabilmente per la promozione in Serie A e oggi ha fatto vedere la versione di sé più cinica e “risultatista”. Ha segnato su autogol dopo 5’ e poi ha fatto fronte nel migliore dei modi a un Como incerottato, un po’ stanco e poco lucido sotto porta. È arrivata così la quinta sconfitta stagionale, la terza tra le mura amiche. I biancoblu scendono in classifica ma, male che vada (e cioè se anche l’Alessandria vincesse), sarà a +6 dal quartultimo posto. È vero, si poteva arrivare a Natale sperando in un piazzamento playoff. Ma è davvero difficile quando hai tutti questi assenti.

I grattacapi di Gattuso producono un inedito 3-4-1-2 con Parigini trequartista con licenza di svariare, Iovine e Vignali esterni e Bertoncini dal 1’. Il Como inizia bene, ma al 5’ (dopo un dribbling subito da Vignali) Scaglia devia incidentalmente nella sua porta un cross fatto partire da Mastinu. La reazione del Como c’è, si distribuisce nel corso del primo tempo ma si scontra con la scarsa vena realizzativa di La Gumina, che spreca tre buone occasioni. Bellemo e Arrigoni faticano a far gioco, Vignali soffre sulla fascia mentre Iovine fa meglio. La prima metà della ripresa è negativa, il Pisa gestisce e il Como non si scuote. Entrano Gabrielloni e Gliozzi per un Como col tridente pesante. Al 77’ Gucher colpisce la traversa: è il preludio all’assalto finale comasco, che si concretizza solo in un paio di occasioni per Gabrielloni (ingresso vivacissimo il suo) e Cerri (solito lavoro sporco ma anche per lui non è stata una super giornata). Como poco lucido, poco dinamico e nonostante ciò le occasioni ci sono state. È mancato il gol, ma vanno riconosciuti i meriti di un Pisa scafato, molto ben messo in campo e mai distratto in fase difensiva. Nel finale è anche tornato in campo Gatto, per

C’era molta attesa per Lucca, ma la partita del 9 pisano è durata appena 56’: partita senza grandi picchi, ha fatto il suo.

Ora una settimana tipo: domenica si torna in campo a Vicenza, contro una squadra in piena zona rossa. C’è da azzannare una delle avversarie per la salvezza e possibilmente allungare il margine.