Prosegue senza sosta l’attività svolta dalla Guardia di Finanza e dai funzionari
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli presso i valichi di confine con la Confederazione elvetica.
Lo scorso fine settimana, infatti, presso il valico autostradale di Brogeda, è stato sottoposto a controllo un soggetto di origini kosovare, residente in Svizzera. Stava entrando in Italia. Considerato lo stato di agitazione di quest’ultimo, si decideva di approfondire il controllo. Questo permetteva di ritrovare una pistola semiautomatica parabellum con 8 colpi calibro 9×19 mm, pronta all’uso in quanto il caricatore – carico – era inserito all’interno dell’arma senza alcuna sicura.
Considerata la potenziale pericolosità della condotta, l’uomo è stato arrestato. Fatta salva la presunzione di innocenza fino alla conclusione del relativo procedimento, per la violazione prevista dall’art. 1 della Legge 895/1967, che punisce chiunque introduca nel territorio dello Stato armi da guerra o tipo guerra, senza avere alcuna licenza.
Per questo motivo il trasgressore è stato potato nel carcere di Como, al Bassone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività svolta, frutto della sinergia siglata anche nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto a livello nazionale fra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, si inquadra in un più ampio e costante dispositivo di prevenzione posto in essere presso i valichi di confine, a presidio della legalità e a contrasto dei traffici illeciti.