Ricorre oggi l’anniversario della morte di Giovanni Palatucci, l’ultimo Questore di Fiume.
Giovanni Palatucci arriva alla Regia Questura di Fiume nel 1937 in qualità di dirigente dell’Ufficio Stranieri. Quando nel 1941 in piena seconda guerra mondiale Italia e Germania aggrediscono la Jugoslavia, una moltitudine di ebrei braccati dai nazisti cercherà disperatamente rifugio verso la zona di Fiume, che diventa così un crocevia di immigrazione di un’umanità espropriata di ogni bene.
Quando nel settembre 1944 Giovanni Palatucci diviene Questore reggente di Fiume, si prodiga per nascondere e salvare il maggior numero di vite mettendo in atto più di un escamotage per eludere la loro cattura, evidenziando un forte senso di umanità e carità cristiana.
Verrà accusato di cospirazione e arrestato dalla polizia segreta tedesca. Sarà condannato a morte, condanna poi commutata nella deportazione a Dachau.
Muore il 10 febbraio 1945, a poche settimane dalla liberazione, dopo aver subito circa quattro mesi di stenti e sevizie. Il suo corpo verrà gettato in una fossa comune insieme ai corpi di centinaia di ebrei e di antifascisti.
La cerimonia si è svolta a Como in Largo Mafalda di Savoia nei giardini del Tempio Voltiano, in presenza delle autorità civili e militari della provincia e di una rappresentanza