Arrestata a Como-Brogeda la truffatrice seriale che girava sempre con la Smart

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Ieri 1 dicembre 2022 è stata arrestata una donna di 70 anni residente in Svizzera. La truffatrice seriale  è stata fermata a un posto di controllo presso il valico autostradale di Como/Brogeda -lato entrata Italia- nell’ambito dell’attività di pattugliamento misto, operato da personale del Settore Polizia di Frontiera di Como-Ponte Chiasso con l’Ufficio Federale della Dogana e della Sicurezza dei Confini (UDSC). Fondamentale anche la collaborazione tra la Squadra Mobile di Sondrio. Ma riavvolgiamo il nastro di questa storia.

Come avvenivano le truffe ai danni di anziani

Fino a ieri la donna era nel pieno della sua attività criminale e ha utilizzato la propria dimora svizzera come riparo per l’attività illecita e effettuava continui viaggi tra il territorio elvetico e quello italiano, in particolare in diverse province del Nord Italia. Si muoveva utilizzando esclusivamente autovetture noleggiate in Svizzera (quasi sempre Smart), che venivano sostituite continuamente per eludere un possibile rintraccio.

L’indagine ha avuto inizio dopo una serie di truffe e tentativi di truffa commessi a Sondrio il 16 novembre 2022 (6 in totale, di cui 4 tentate e 2 consumate) a danno di anziani. Si trattava di donne di età compresa tra gli 80 e i 94 anni.

Il modus operandi dell’autrice era circa lo stesso in tutti gli episodi. Le vittime erano contattate telefonicamente sull’utenza fissa di casa. Al telefono si presentava un uomo che, dichiarava di essere il nipote della vittima prescelta e riferiva di essere rimasto coinvolto in un grave incidente. Agganciata la vittima, partivano le richieste di denaro, necessarie -a dire dell’interlocutore- a far fronte ai danni derivanti dall’incidente. Conquistata la disponibilità ad elargire denaro, partivano anche richieste di oggetti preziosi.

In viaggio con la Smart

Gli anziani raggirati venivano fatti scendere di casa, dove ad attenderli c’era la donna (arrestata ieri), che si presentava come l’assistente del notaio o come poliziotta che stava seguendo la vicenda. Le vittime le consegnavano il denaro a disposizione e gli oggetti preziosi. Sono stati recuperati circa 1500 euro in contanti e 35000 euro in monili d’oro e d’argento.

All’atto dell’arresto, sono stati sequestrati diversi telefoni, tra cui 2 iPhone ed un cellulare gsm presumibilmente utilizzato per le truffe; 1000 euro in contanti e 6 carte di credito svizzere.

Al termine dell’attività, la donna è stata associata presso la sezione femminile della Casa Circondariale di Como. A disposizione della Autorità Giudiziaria

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