Smaltimento rifiuti: Como al centro del crocevia dei traffici illeciti

Pubblicato il

COMO – I traffici illeciti di rifiuti che negli scorsi mesi hanno portato ai pericolosi incendi in Lombardia, hanno riguardato da vicino anche il territorio della provincia di Como e confermano l’infiltrazione mafiosa nel business dei rifiuti.  Sono queste le due considerazioni che emergono dall’ordinanza di custodia cautelare che ieri, 7 ottobre 2019, ha portato all’arresto di 11 persone nell’ambito delle indagini sui traffici e incendi di rifiuti tra il nord e il sud Italia.

L’inchiesta -sostiene Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente Ilaria Alpi – ha confermato che quello dei rifiuti è un affare talmente allettante che attira le mafie, che spesso riescono ad inserirsi nella gestione degli impianti, autorizzati o abusivi.

La constatazione, in parte già risaputa, è che anche la provincia di Como è, purtroppo, una di quelle più coinvolte in questi traffici. Non bastassero gli incendi della discarica di Mariano Comense e del deposito di Oltrona S. Mamette, ora dalla cronaca emergono gli impianti siti nella città di Como, quello di via del Lavoro e quello in località La Guzza. Tra gli arrestati, al centro dell’inchiesta, vi è anche un residente a Erba.

Potrebbe interessarti

Como 1907, la serie A deve aspettare: col Modena è pareggio

Una partita che ha tenuto col fiato sospeso l'intera città di Como, con un...

Controlli nei locali della movida di Como: 39 le persone identificate

La Polizia di Stato ha intensificato ulteriormente il controllo del territorio.  L'attenzione è stata...

Como, aveva appena truffato una97enne comasca: arrestato in via Dante

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, ha arrestato ieri...