Poco dopo l’arrivo della dichiarazione di sovraffollamento dell’ospedale sant’Anna arriva il nuovo Dpcm con nuove restrizioni come ad esempio il divieto di spostamento verso altre Regioni, il prolungamento di quello relativo agli sport di gruppo, l’impossibilità di fare asporto dopo le ore 18 per i bar a causa dei relativi assembramenti, impianti sciistici ancora chiusi e mantenimento delle restrizioni sul numero di ospiti da poter ricevere nelle proprie abitazioni.

C’è chi vorrebbe un nuovo lockdown per far funzionare il vaccino e chi invece fa partire oggi la pacifica protesta del #io apro: tra le 50 e le 60 mila attività di ristorazione sparse in tutta Italia hanno deciso di aprire le serrande e rimettere a servizio della comunità i loro servizi andando contro ciò che invece viene imposto dal governo.

Sono tempi incerti e dovremmo astenerci dal giudizio ma forse sarebbe giunto il tanto atteso momento di unità per superare una crisi che sta minando le finanze e l’animo di tutti gli italiani, nessuno escluso.