“Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo”, sono queste le parole usate dal Premier Giuseppe Conte ieri durante la trasmissione “Otto e mezzo”, su La7, condotta da Lilli Gruber.
Una dichiarazione che ha da subito innescato una serie infinita di polemiche e inasprito lo scontro tra Governo e Regioni sul tema. Le comunità montane non ci stanno così come gli assessori delle Regioni di montagna che hanno inviato una nota condivisa all’esecutivo.
A tutti gli effetti però non è ancora stata presa nessuna decisione definitiva in merito e la decisione verrà posticipata con l’entrata in vigore nel nuovo Dpcm atteso per i primi di dicembre.
E mentre in Italia le cose potrebbero farsi complicate per il mondo che ruota intorno allo sci nel resto d’Europa come stanno affrontando la questione?
La Francia deciderà probabilmente entro dieci giorni mentre nella vicina Svizzera ci sono alcune strutture già aperte. L’ipotesi è quella che non si potrà sciare sugli impianti sciistici italiani mentre sarà concesso sciare a Saint Moritz in Engadina, a soli 143 chilometri da Como.
Per gli italiani sarà comunque molto difficile recarsi sugli impianti sciistici della Confederazione essendo la Lombardia a tutti gli effetti ancora una “zona rossa”.