Inquinamento, è allarme ozono nel comasco

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A Como e provincia nei giorni scorsi si è registrato il record lombardo per la più alta concentrazione di Ozono nell’aria con una media oraria di 240 microgrammi/metrocubo di aria secondo i Dati Arpa.
Si tratta di un valore molto sopra la soglia dei 180 grammi. Unito al grande caldo, il ritorno del traffico di auto private ha indubbiamente giocato un ruolo fondamentale.
Il consigliere regionale PD Angelo Orsenigo e Tommaso Legnani, segretario cittadino del Partito Democratico, credono che l’unica soluzione per ovviare al problema sia puntare su una mobilità sostenibile e un nuovo trasporto pubblico.
“In provincia di Como il trasporto pubblico deve essere ripensato, a partire dai mezzi su rotaia. Abbiamo bisogno che Regione incentivi un servizio più efficiente che compensi i tagli al servizio operati dopo il lockdown e che non si squalifichi a priori per attese, ritardi e mancanza di spazio per il distanziamento sociale – spiega il consigliere regionale Orsenigo – Regione Lombardia deve pensare anche a un’ elettrificazione delle nostre linee ferroviarie, puntando all’abbandono di combustibili fossili. La ferrovia Como-Lecco è l’esempio calzante: una linea azzoppata dai tagli alle corse post-Covid e per la quale, appena qualche mese fa, ho chiesto venga predisposta l’elettrificazione. Regione ne ha fatto un suo obiettivo infrastrutturale di rilevanza per il prossimo futuro. Questa, come molte altre, non può rimanere una promessa sulla carta ma esige una pronta esecuzione”.
“Proprio all’inizio della fase 2 abbiamo avvertito l’amministrazione comunale di Como: affrontare la ripartenza senza un piano di azioni concrete per la mobilità sostenibile avrebbe comportato seri rischi per la salute dei comaschi. I livelli di Ozono ci danno ragione – interviene il segretario cittadino del PD Legnani – a Como serve che venga completata la Ciclabile dei Pellegrini e serve adottare ulteriori incentivi per la circolazione di mezzi a due ruote. Il Comune ha messo a disposizione l’utilizzo delle corsie bus per i ciclisti. Ma possiamo fare di più con corsie ciclabili e le cosiddette “case avanzate” che garantiscono uno spazio sicuro ai semafori per le biciclette”.

“Ci dobbiamo preparare al meglio al vero e proprio rientro di settembre. A quel punto la fine del regime di smart working e l’inizio delle scuole rischiano di causare un aumento esponenziale del trasporto privato e quindi delle emissioni. Aggiungiamoci anche l’accensione dei riscaldamenti e la naturale conformazione della Convalle che incoraggia il ristagno di smog in città: entro l’autunno rischiamo di avere una città soffocata dall’inquinamento se Regione e Comune non corrono ai ripari” concludono i due esponenti Dem.

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