Violenza sulle donne, il punto di vista delle giovani donne: “La violenza ha mille forme e mille volti”

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La violenza sulle donne ha mille forme e mille volti. Può essere uno sguardo, una parola, un fischio.

Nella vita di una donna c’è sempre della violenza, è un qualcosa con cui una ragazza deve fare i conti prima o poi.

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne abbiamo raccolto piccoli momenti vissuti da ragazze e adolescenti di oggi (a cui, per motivi di privacy, abbiamo cambiato il nome) per sottolineare che la violenza non è un qualcosa di lontano che si sente solo in tv, è nella vita di tutti noi, tutti i giorni.

“Violenza non sono solo calci e pugni, violenza è quando il mio ragazzo mi ha detto che dovevo cambiarmi e mettermi un vestito meno attillato per entrare in discoteca, altrimenti era ovvio che avrei attirato attenzioni, me l’ero cercata. Violenza è quando tornando a casa una sera sono stata fermata da un uomo in macchina che mi intimava di salire con lui, ma ovviamente era colpa mia, sono una ragazza e non avrei dovuto tornare a casa a piedi da sola, no?”. Cinzia, 19 anni

“Ho subito violenza quando in discoteca sono stata giudicata per un no, quando hanno riso di me perché se vai in discoteca senza un ragazzo allora è ovvio che ne troverai uno lì. Era violenza quando, camminando verso casa delle mie amiche mi hanno suonato, fischiato, urlato. Era violenza.” Patrizia, 18 anni

“Sono una donna, una ragazza e questo è il pane quotidiano. È normale avere paura quando rimango da sola in treno, normale cercare una donna tra i vagoni per essere più tranquilla, normale schizzare fuori dal treno e correre verso la macchina nel parcheggio buio.
Era normale sapere che il professore del mio esame tendeva a favorire ragazze dal bell’aspetto? Era normale?”. Serena, 22 anni

No, non è normale. Non lo è mai stato e mai deve esserlo. È necessario ribellarsi a questi piccoli grandi atti di violenza. Perché le persone che arrivano ad alzare le mani su una donna adulta sono le stesse che a 18 anni si sono permesse di palpeggiare una ragazza in discoteca o fischiarle mentre cammina per strada.

Non dobbiamo insegnare alle ragazze come proteggersi, dobbiamo insegnare al resto del mondo a rispettarle, a trattarle come esseri umani con pari diritti e dignità.

Se siete vittime di violenza rivolgetevi subito al Centro antiviolenza di Como si trova in via Giuseppe Ferrari 9.

Chi ha bisogno di aiuto si può rivolgere al Centro Antiviolenza della Rete, Associazione Telefono Donna Como, al numero verde 800 166 656 oppure allo 031 304585. Al di fuori degli orari di sportello è comunque in funzione una segreteria telefonica dove è possibile lasciare i propri riferimenti per essere richiamati.

Oppure scrivere al seguente indirizzo email: [email protected]

Il centro è aperto nei seguenti giorni ed orari:
Lunedì: 10.00 – 16.00
Martedì e Giovedì: 9.00 – 14.00
Mercoledì e Venerdì: 13.00 – 18.00

Il servizio è gratuito.

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