Villa Bernasconi: proseguono anche in agosto i concerti di “Ladri di note”

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Proseguono i concerti di musica classica a Villa Bernasconi: grazie alla collaborazione con la Fondazione La Società dei Concerti lunedì 9 agosto e lunedì 23 agosto alle 20.30 si terranno il quinto e il sesto concerto del ciclo “Ladri di note”, che proseguirà fino a settembre.

Perché “Ladri di note”? Il furto a cui si riferisce sarà quello del bis: al pubblico presente verrà infatti richiesto di “rubare” uno dei brani in programma in ciascun concerto e tenerlo come bis. Il brano che riceverà più voti verrà quindi eseguito nuovamente dal musicista che lo cederà quindi ai ladri di note. Successivamente, la registrazione dell’esecuzione “rubata” verrà inviata via e-mail ai ladri di turno.

“Ladri di note” si richiama allo storytelling “Ladri di storie” utilizzato da Villa Bernasconi fin dalle prime riaperture dell’anno scorso dopo il lockdown, un modo semplice e giocoso per ricordare l’osservanza delle norme di igiene e sicurezza (infatti i ladri si introducono in casa indossando guanti per non lasciare impronte e muovendosi con il volto ben coperto da una maschera…).

Ecco il programma dei due concerti:

Lunedì 9 agosto ore 20.30

Antonio Chen Guang

Architetture, colori e impressionismo

J. S. Bach Due preludi e fughe dal Clavicembalo ben temperato

W. A. Mozart Sonata in fa maggiore K 332

C. Debussy Images prima serie

Biglietto € 10,00 con prenotazione obbligatoria su www.soconcerti.it

Lunedì 23 agosto ore 20.30

Giulio Tampalini, chitarra

Viva la Spagna!

F. Tárrega Fantasía sobre motivos de la Traviata

E. Granados Valses Poéticos op 10

I. Albéniz Mallorca; Sevilla;

R. Sainz de la Maza Rondena; Petenera; Zapateado

Biglietto € 10,00 con prenotazione obbligatoria su www.soconcerti.it

I prossimi concerti in programma:

Lunedì  6 settembre ore 20.30

Ludovica Rana, violoncello

Valerio Lisci, arpa

Residenze artistiche I

C. Debussy Sonata per violoncello e pianoforte (versione per arpa)

O. Respighi Andante con Variazioni P 133

C. Saint Saens Le Cygne

Lunedì 20 settembre  ore 20.30

Cristian Lombardi, flauto

Valentina Kaufman, pianoforte

Residenze artistiche II

J. S. Bach Sonata BWV 1031

W. A. Mozart Sonata K14

L. van Beethoven Serenata op 41

T. Boehm Grand Polonaise

Ma, oltre alla musica, i visitatori del museo di Villa Bernasconi potranno fare altre esperienze.

Le stanze della Villa ospitano inoltre l’esposizione “Visioni di lago da Villa Bernasconi”; si rinnova la collaborazione con la Pinacoteca civica di Palazzo Volpi di Como con il prestito di una selezione di sei dipinti di prima e seconda metà dell’Ottocento a tema lacustre e una raffigurazione, tesori dai depositi del museo normalmente non visibili al pubblico: cinque vedute del lago, tra cui un grazioso olio su tela con Cernobbio vista dal porto, e l’opera “Il racconto del naufrago” attribuita al pittore e patriota italiano Gerolamo Induno.

Le prime due opere, Veduta del porto di Cernobbio e Como vista da Sant’Agostino, di ignoto autore e datate entrambe 1804, sono due fedeli riprese della realtà paesaggistica ritratta dove il paesaggio assume un ruolo di primo piano mentre la presenza umana rimpicciolisce relegata quasi a una dimensione di contorno dell’ambiente circostante: sulla riva del porto di Cernobbio si avvicendano poche e minuscole figure umane sovrastate dalla rappresentazione della natura (gli alberi, le montagne, il cielo) e dagli edifici; ugualmente nella veduta della città di Como dal Borgo di Sant’Agostino, ripresa dalla riva delle lavandaie.

Anche le tre opere attribuite alla pittrice Maria Teresa Mariani (Veduta di Menaggio, 1874, Como vista da S. Agostino, 1875, Castello di Brivio, 1882) s’inseriscono nel filone della pittura di paesaggio; con La fioritura (1890), Agnese Mylius – artista specializzata nella raffigurazione di fiori – pur adottando un linguaggio pittorico formale, dimostra di essere aggiornata sulle novità che il naturalismo aveva introdotto in pittura negli ultimi decenni del secolo.

Con il Racconto del naufrago, collocato alla seconda metà dell’800, Girolamo Induno propone uno dei temi ricorrenti nella sua pittura: la scena di genere ambientata in interni poveri e modesti, calata nella vita semplice, ambientata presso gli strati più umili della popolazione, caratterizzata da un didascalico interesse ai dettagli, nonché da una vena sinceramente drammatica propria dell’artista, ma derivata anche dall’influsso del Romanticismo e di Francesco Hayez.

La mostra ha il patrocinio della Camera di Commercio di Como e Lecco.

Inoltre, i visitatori possono partecipare a una divertente attività trasformandosi in “Cacciatori botanici”. E’ infatti questo il titolo della nuova esperienza di visita, che mira a valorizzare il ricco repertorio di decorazioni liberty a tema vegetale di Villa Bernasconi. Il gioco è semplice: il visitatore sceglie a quale categoria partecipare (foglie, fiori, frutti) e in biglietteria gli viene fornito un link per visualizzare sul proprio telefono un kit di tre schede botaniche che riportano il disegno della decorazione e una breve descrizione botanica della pianta con un approfondimento sulle curiosità dal mondo del verde. Il kit scelto contiene inoltre la lista delle decorazioni in gioco: quando il visitatore è sicuro di aver trovato l’elemento botanico raffigurato sulla cartolina, deve scattare una fotografia. Una volta terminato il gioco, mostrerà le foto alla fine del percorso di visita e, se avrà trovato tutte le decorazioni, riceverà un premio.

“Cacciatori botanici” si basa su due princìpi: dare voce alle decorazioni vegetali presenti nella villa che parla, e comunicare agli ospiti un nuovo punto di vista sul mondo vegetale e naturale. La villa infatti custodisce mille storie tra le sue decorazioni vegetali, storie che parlano di mondi lontani e vicini, di avventure stupefacenti: tutti questi racconti hanno come protagoniste le piante. Alcune specie sono presenti anche all’interno del giardino della villa e questo consente di “toccare con mano” quello di cui si parla nelle schede botaniche.

“Cacciatori botanici” trae ispirazione dalla mostra “Taccuini botanici” (2020) a cura della classe terza dell’Istituto Tecnico Agrario di Fondazione Minoprio, che ha studiato le decorazioni provando che le raffigurazioni non sono frutto di fantasia bensì realistiche ed è stato ideato da Giorgia Acquaviva, Ambasciatrice del Verde.

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