Nella giornata dell’8 febbraio scorso, un’operazione della Polizia di Stato ha messo al centro la tutela dell’ambiente. La Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura, con il personale dell’ARPA di Como, ha passato al setaccio il cantiere dell’opera viabilistica “Variante della Tremezzina”, svincolo di Griante (Como), con particolare attenzione allo smaltimento delle acque derivanti dai processi di lavorazione.
Hanno quindi proceduto al controllo del cantiere dell’opera viabilistica al fine di verificare il corretto smaltimento dei rifiuti.
L’attenzione dei poliziotti e dei tecnici dell’A.R.P.A., supportati anche da personale della Stazione Carabinieri della Tremezzina, si è concentrata sulle modalità di smaltimento delle acque derivanti dalle lavorazioni in atto presso il cantiere.
La minuziosa verifica ha permesso di accertare che era stato ricavato un pozzetto all’interno del cantiere, nascosto da alcuni stracci, ferri e manufatti di calcestruzzo, in cui era stato convogliato un tubo flessibile che scaricava acqua proveniente dalla galleria direttamente nel suolo/sottosuolo.
In sostanza, le acque raccolte in galleria, da considerarsi a tutti gli effetti acque di processo che la stessa società appaltatrice gestisce come rifiuti, venivano convogliate in un pozzetto nascosto all’interno del cantiere.
A seguito di ciò è stata raccomandata l’interruzione dello sversamento illecito,
Un secondo scarico, proveniente da una galleria attualmente priva di lavorazioni perché sospese dal novembre 2023, è stato controllato. L’acqua, con recapito finale in un tombino sulla sede stradale, è stata campionata dai tecnici per essere sottoposta a controllo sui parametri.
La completa e complessa attività ha portato alla denuncia in stato di libertà del capo cantiere con delega all’ambiente, un 46enne nato e residente in provincia di Potenza.
Il monitoraggio continuerà per assicurare che i lavori di costruzione dell’importante infrastruttura comasca proseguano nel pieno rispetto dell’ambiente.