Il capitano del Como non è giovane come gli altri convocati, ma è in grande crescita e può migliorare ancora
Lo diciamo subito, la nostra è sostanzialmente una provocazione. Perché lo spirito dello stage della Nazionale (ecco i 53 convocati) voluto dal Ct Mancini è chiaro: largo ai più giovani, 23 anni sono già troppi, e i pochi giocatori meno sbarbati sono autentiche rivelazioni della Serie A come Vicario e Casale. Però siamo sicuri che mettere il filtro età sia la scelta migliore?
In Serie B ci sono tanti profili in grande crescita ma che non sono stati convocati: alcuni sono anche under, come Valeri, Sgarbi, Vogliacco, De Luca o Birindelli, altri sono tra i 25 e i 27 anni come Partipilo, Baldini, Strefezza (è italo-brasiliano) e il nostro Alessandro Bellemo. Giocatori tutt’altro che vecchi e che, chissà, nelle prossime stagioni potrebbero migliorare ancora. A Como abbiamo visto da vicino la crescita di Bellemo. Un punto fermo della squadra in B esattamente come lo era stato in C, senza soffrire troppo il cambio di categoria. Ha steccato ben poche partite, ha anche segnato gol pesantissimi, è un bravo capitano e – dettaglio estetico – in maglia azzurra sta bene. Scherzi a parte, trascurare giocatori dalla parabola così ascendente e preferirgli 16/17enni che ancora non hanno esordito tra i grandi è una scelta legittima, ma criticabile.
Ovviamente per tutti i giocatori nominati, così come per Cerri, Gliozzi e company, la parola d’ordine è sempre la stessa: lavoro. Con impegno e spirito di sacrificio potranno migliorarsi ancora e raggiungere traguardi che ora sembrano impossibili.