“Solidarietà e filiera corta”, 2500 hamburger di manzo regalati alle mense dei poveri di Como

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Una filiera corta che vede ai due estremi un allevatore Cuneese e una macelleria Comasca ha dato vita a un’iniziativa di solidarietà di grande portata. Veramente eccezionale, se mettiamo in rapporto il numero di persone che vi hanno partecipato (i due soggetti di cui sopra) e il valore di ciò che hanno devoluto in beneficenza (2.500 hamburger).

Ivano Quaglia è un allevatore di bovini di Razza Piemontese di Busca, in provincia di Cuneo, e da anni è il fornitore pressoché esclusivo della macelleria Vergani, di Inverigo, in provincia di Como. Entrambi sono inseriti nel circuito di certificazione del Coalvi, il Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, e, fino a ieri, il legame che li univa ruotava intorno alla voglia di “fare bene”: allevare bene i bovini e lavorare bene la carne. Oggi si è aggiunta la voglia di “fare del bene” e, insieme, hanno deciso di destinare 250 kg di carne in beneficienza (ovviamente ottenuta dai bovini dell’allevamento Quaglia). L’uno ha messo la materia prima, l’altro il lavoro e il tutto si è tradotto nella produzione di 2.500 hamburger che, attraverso il Banco Alimentare della Lombardia, stanno arrivando alle cucine delle mense caritatevoli comasche

Il mondo Coalvi non è nuovo al sostegno dei meno abbienti. Questa primavera ha organizzato due cordate coinvolgendo le macellerie a marchio e i rispettivi clienti, mettendo insieme più di 10.000 hamburger da donare al Banco Alimentare. Anche Vergani vi aveva partecipato e tuttora, come tante altre macellerie Coalvi, sta continuando a raccogliere le offerte dei clienti e traducendole in ulteriori hamburger devoluti in beneficienza.

“Tutto è iniziato durante il lockdown della scorsa primavera, quando il Consorzio Coalvi, di cui fa parte anche l’allevamento Quaglia, ha lanciato l’iniziativa dell’hamburger sospeso”, ricorda Angelo Vergani. “Abbiamo subito aderito e la nostra clientela ha risposto molto bene alla richiesta di destinare al Banco Alimentare un hamburger preparato da noi, con un solo euro in più aggiunto alla spesa in negozio. Abbiamo così deciso di proseguire anche dopo la conclusione dell’iniziativa, visto che i nostri clienti continuavano a donare volentieri.

In questi mesi i furgoncini di Siticibo, inviati dal Banco Alimentare della Lombardia al nostro negozio, hanno prelevato circa un migliaio di pezzi donati. Ora, in questa seconda fase dell’emergenza, abbiamo pensato insieme alla famiglia Quaglia di fare qualcosa in più, perché ci pare che il bisogno stia crescendo e la situazione sia molto più difficile per chi è fragile. Forse anche un gesto semplice, come può essere poter gustare un buon piatto di qualità, potrà contribuire ad alleviare qualche sofferenza”.

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