Sant’Anna: intervento con tecnica mini-invasiva su un paziente di soli vent’anni

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Il ragazzo, vent’anni, da mesi lamentava cefalea e importanti e frequenti sanguinamenti dal naso. Alla visita otorinolaringoiatrica, gli veniva riscontrata nella fossa nasale destra la presenza di una neoformazione, sanguinante al tocco. Considerata l’età e il sesso, la diagnosi è stata di un angiofibroma giovanile, un tumore benigno di origine vascolare che si sviluppa nelle cavità nasali, tipica del giovane maschio. Si tratta di una patologia poco diffusa – l’incidenza in Europa è di 4 casi su 100mila – e molto “selettiva”: a svilupparla sono, infatti, prevalentemente ragazzi dai 9 ai 19 anni di età e tutti di sesso maschile. Le cause che favoriscono l’insorgenza di tale patologia sono tuttora sconosciute. Poiché la loro massa aumenta molto rapidamente e possono quindi invadere altre strutture del cranio, come il nervo ottico e l’encefalo, bisogna intervenire con tempestività.
La risonanza magnetica del massiccio facciale ed encefalo eseguita hanno completato la diagnosi e dato un quadro preciso dell’estensione del tumore. Prima dell’operazione chirurgica, il giovane paziente è stato sottoposto ad un’angiografia, per avere una “mappa” dei vasi che irrorano il tumore, quindi è stata eseguita un’embolizzazione, una procedura che consente di “tappare” i vasi arteriosi che riforniscono di sangue la massa tumorale, in modo da limitare eventuali emorragie durante l’intervento di asportazione. Tale intervento è stato eseguito dall’équipe dei radiologi interventisti dell’ospedale Sant’Anna, diretta dal dottor Alberto Sironi e composta dai dottori Laura DemelasLaura Longhi ed Alessandro Beneventi. A distanza di 24 ore è stato quindi programmato l’intervento chirurgico, eseguito in modalità mini-invasiva, dall’équipe di Otorinolaringoiatria diretta dal professor Maurizio Bignami, docente all’Università dell’Insubria, con la partecipazione dei dottori Luca Volpi, Gianluca Dalfino e Camilla Czaczkes. I tamponi nasali sono stati rimossi il giorno successivo e il paziente è stato dimesso 48 ore dopo l’operazione.
“L’intervento è stato il risultato di un ottimo lavoro di squadra – osserva il professor Bignami – Siamo riusciti a rimuovere una grossa malformazione vascolare naso-sinusale, aderente alla base-cranica utilizzando una tecnica mini-invasiva senza eseguire alcun taglio esterno. Considerate le dimensioni della lesione (7 centimetri), asportata in un blocco unico, è stata necessaria la rimozione per via orale. La procedura ha richiesto un tempo chirurgico di circa 75 minuti senza necessità di sottoporre il paziente a trasfusioni e senza necessità di inviarlo in terapia intensiva per il decorso post-operatorio. Penso sia importante, in un periodo difficile come questo dal punto di vista sanitario, condividere anche le buone notizie per dare un segnale di fiducia e speranza alla comunità. Il Sant’Anna c’è, noi ci siamo. Ringrazio ancora i colleghi della Radiologia e del Quartiere angiografico, i miei collaboratori, il personale di sala operatoria, gli anestesisti e gli infermieri”.

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