Progetto di riqualificazione dell’area San Giovanni (ex scalo merci). Ci pensano tre giovani architetti

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Un progetto ambizioso che punta a valorizzare e a far rinascere a nuova vita un punto strategico della città, per troppo tempo trascurato. Stiamo parlando della riqualificazione dell’area San Giovanni, ex scalo merci, che prevede la realizzazione di hotel, ristoranti, parcheggi anche per biciclettepista ciclabile e nuove residenze.

Dietro questo importante progetto tre giovani architetti dello studio A+B2 Architettura, Pietro Giotto Balzarotti, Fabio Andreani e Federico Bianchi.

Il progetto di riqualificazione dell’area San Giovanni e di via Regina Teolinda ora è stato ufficialmente approvato dalla giunta comunale. Un’area dimenticata attualmente occupata da edifici dismessi un tempo utilizzati a servizio dell’ex scalo merci.

L’idea principale del progetto è quello di rendere accessibile un’area situata in un punto strategico per portare un valore aggiunto – da un punto di vista turistico e ricettivo – alla città di Como.

“Fin dall’inizio abbiamo capito l’entità di questo progetto e abbiamo colto la responsabilità che ne scaturiva -spiegano gli architetti Balzarotti, Bianchi e Andreani- è stato difficile ma molto motivante dare un nuovo carattere alla zona. Abbiamo utilizzato volutamente uno stile rigoroso capace di riportare alla mente il passato razionalista della nostra città”.

Dove adesso regna il degrado nascerà un albergo con circa 150 camere, una struttura destinata alla ristorazione di 850mq, verranno realizzati 396 posti auto, 29 stalli sosta pullman, 36 stalli per biciclette e 18 per motocicli che saranno integrati in una zona verde facilmente fruibile ed accessibile da tutta la popolazione.

“Il ristorante avrà un tetto giardino e anche l’hotel sarà dotato di un tetto fruibile parzialmente verde – raccontano gli architetti dello Studio A+B2 Architettura – la facciata dell’hotel è stata concepita con delle vasche verdi sospese. L’elemento verde ha caratterizzato in toto tutto il nostro progetto per diminuire la percezione e l’impatto degli edifici”.

“La nostra idea è stata quella di riqualificare un’area dimenticata della città e di restituirla alla collettività – concludono gli architetti – vogliamo che quest’area torni a vivere e diventi presto un punto di riferimento per tutta la cittadinanza e non solo”.

Ma non è finita qui, il progetto prevede anche la realizzazione di un percorso ciclopedonale di collegamento tra la stazione San Giovanni e via Regina Teodolinda che garantirà un collegamento protetto con la vicina basilica di S. Abbondio e con la sede universitaria nell’ottica di una mobilità più sostenibile.

Si tratta senza dubbio uno dei progetti più ambiziosi presentati alla città negli ultimi anni.

Alcune immagini del progetto

Lo studio A+B2 architettura nasce dalla collaborazione di tre giovani architetti diversi e complementari per attitudini e interessi – Fabio Andreani, Federico Bianchi e Pietro Giotto Balzarotti – tutti laureati all’Accademia di Architettura di Mendrisio (CH) nel giugno 2011 – di Mario Botta.

I progetti dello studio A+B2 architettura sono caratterizzati da uno stile coerente, rigoroso e minimalista, linee essenziali, qualità dei materiali – legno, ferro, marmo, pietra, vetro – cura del dettaglio, utilizzo di colori neutri. Un’architettura rigorosa e decisa, stile sobrio e internazionale, che risalta con lo studio dei dettagli, riconoscibili per l’accurato e approfondito studio spaziale e di illuminazione.

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