Pinacoteca civica, due opere in prestito a Cremona

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Due opere della Pinacoteca sono in prestito a Cremona, al museo civico Ala Ponzone, per l’importante mostra Orazio Gentileschi: La fuga in Egitto e altre storie. La mostra aprirà al pubblico a partire dal prossimo 10 ottobre.

Si tratta del capitello del XII secolo in marmo di Musso raffigurante gli episodi dell’infanzia di Cristo e del Libro d’ore, manoscritto del XV secolo.

La mostra

La mostra, curata da Mario Marubbi, propone una selezione di dipinti, sculture, avori, incisioni raffiguranti la “Fuga in Egitto”.

I due importanti pezzi prestati dalla nostra Pinacoteca raffigurano proprio la fuga in Egitto. Il capitello, esposto nella sezione medioevale di Palazzo Volpi, proviene dalla chiesa di Sant’Abbondio. Sul capitello sono raffigurati, in una sequenza narrativa continua sui quattro lati, tre episodi tratti dal Nuovo Testamento: l’Adorazione dei Magi, l’Annuncio dell’Angelo a Giuseppe e appunto la Fuga in Egitto. Le figure sono scolpite ad altorilievo, hanno occhi con sferule piombate e proporzioni tozze, probabilmente per rendere corretta la visione dal basso.

Il Libro d’Ore è un manoscritto miniato quattrocentesco, anticamente di proprietà della famiglia Olginati, una autentica perla del collezionismo comasco, esposto nella sezione rinascimentale della Pinacoteca. Utilizzato per la devozione privata, il Libro d’ore era un genere immancabile negli effetti personali delle spose della nobiltà e della ricca borghesia.

Nella mostra Cremonese, il nostro prezioso manoscritto sarà esposto aperto alla pagina 52, proprio dove è rappresentata una miniatura raffigurante la Fuga in Egitto.

La mostra Orazio Gentileschi: La fuga in Egitto e altre storie sarà visitabile sino al 31 gennaio 2021.

Attraverso i numerosi prestiti concessi a importanti istituzioni museali nazionali e internazionali, la Pinacoteca prosegue la sua mission di divulgazione e valorizzazione del patrimonio locale.

«I Musei Civici continuano a promuovere l’importante patrimonio della città – commenta l’assessore alla Cultura Livia Cioffi – attraverso diversi canali e iniziative, tra cui anche i prestiti di opere o parti delle nostre collezioni ad altri musei o esposizioni. In questo modo possono essere conosciuti e richiamare l’attenzione su quanto Como ha da proporre sotto il profilo dell’offerta culturale».

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