Neve, uno spettacolo nel buio

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Sabato 17 novembre  alle ore 21.00, per la stagione teatrale della Piccola Accademia di via Castellini 7 a Como, si terrà lo spettacolo Neve.

Lo spettatore sarà invitato a entrare in sala al buio e ad assistere allo spettacolo privilegiando il senso dell’udito, ma soprattutto a mettere in campo la propria immaginazione, che completerà la drammaturgia in modo personale, allo stesso modo in cui compone le figure in un libro non illustrato da altri. L’intento di “teatro al buio” è quello di sottolineare la capacità di ciascuno di vedere senza l’uso della vista, profondamente e intimamente, di far toccare con mano la duttilità del buio. Per la Compagnia comasca non si tratta della prima volta, avendo sperimentato con successo questa modalità. Lo spettacolo non intende quindi essere destinato ai soli privi della vista, ma a tutti coloro che vorranno sperimentare le proprie sensazioni in un ambito insolito e comunque protetto.

Ricerca, sperimentazione, consolidamento. Sono i fondamenti che spingono TeatroGruppo Popolare a progettare i propri spettacoli e a proporli al suo pubblico insieme a quelli della stessa matrice proposti da altre compagnie.

Otto attori si muoveranno al centro della scena, privilegiando eminentemente la parola affiorata da un libro, il cui testo è stato imparato a memoria, per tesaurizzare e custodire  la forma scritta delle cose.

Neve, è un libro di Maxence Fermine, che racconta di Yuko, un giovane poeta giapponese, che nei suoi haiku sa cantare lo splendore e la bianchezza della neve. Incontrerà Soseki, un anziano pittore divenuto cieco che vive nel ricordo di un amore perduto: Neve. Lei è una ragazza bellissima, il cui corpo giace per sempre tra i ghiacci. A legare i loro destini, un filo, disperatamente teso tra le cime di due montagne, come simbolo di un esercizio funambolico impossibile da eseguire. Una favola senza tempo, che parla al lettore di vita e di poesia, di amore e di morte, e di un fiocco di neve che cade leggero dal cielo, il racconto di un amore vissuto nelle lontane terre del Giappone e che ci viene consegnato integro, disperato e tenero nonostante la distanza e il tempo, proprio come un seme che riposi sotto la coltre invernale e germogli alla prima avvisaglia di sole.

Si consiglia di prenotare e arrivare in sala un quarto d’ora prima dell’inizio.

Ingresso € 10.

 

con

Mariaester Cassinelli

Orietta Destro

Nadia Gerletti

Luisella Longhi

Paola Mastalli

Giuseppe Montalbano

Paolo Pini

Antonella Moretti

 

Regia Giuseppe Adduci

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