“Se fossimo intelligenti, il vaccino contro la malaria sarebbe una notizia così grande, così importante, che non parleremmo d’altro per giorni”, scrive Michele Serra.

In effetti dovrebbe essere proprio così. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha infatti approvato il primo vaccino per la prevenzione della malaria, si tratta di una delle malattie infettive più letali al mondo, che ogni anno provoca la morte di circa 400mila persone, soprattutto nell’Africa subsahariana.

Il vaccino in questione si chiama Mosquirix (o RTS,S/AS01) ed è prodotto dall’azienda farmaceutica GlaxoSmithKline. La sua efficacia ha effetto su tutte le malattie parassitarie. Per quanto riguardala malaria agisce contrastando il Plasmodium falciparum, il più mortale e diffuso dei suoi cinque agenti patogeni.

Il vaccino potrebbe avere a tutti gli effetti un’enorme efficacia per contrastare gli effetti della malaria e proprio per queste ragioni l’OMS ne ha raccomandato la più ampia diffusione possibile. Si tratta in ultima analisi del più importante sviluppo nella lotta contro la malaria che si sia raggiunto negli ultimi decenni.

Fino alla scoperta di questo vaccino le zanzariere venivano considerate la misura preventiva più efficace per contrastare la malaria, grazie al loro uso la mortalità tra i bambini sotto i 5 anni si era ridotta di circa il 20 per cento.

Secondo uno studio effettuato nel 2020 il vaccino potrebbe prevenire ogni anno 5,4 milioni di casi e 23mila decessi di bambini di età inferiore ai cinque anni. Un evento eccezionale che potrebbe finalmente arginare uno dei tanti problemi che infliggono i paesi in via di sviluppo.