Il sogno di Alberto Tettamanti, 25enne di Como, era quello di regalarsi un viaggio post laurea memorabile, una di quelle esperienze che non avrebbe più scordato per il resto della sua vita.
Dopo una laurea in Medicina, conseguita all’Università Karlova di Praga, voleva partire per fare un mese di volontariato in Africa ma l’emergenza sanitaria ha cambiato i suoi piani.
Da qui è nata l’idea di coniugare la sua passione per la bicicletta con quella per i viaggi e decidere di tornare a casa da Praga a Como sulla sua Bianchi degli anni Settanta rimessa appositamente a nuovo per compiere questa grande avventura.
980 chilometri in bicicletta, 16 giorni partendo dalla Repubblica Ceca per poi dirigersi in Austria, passare in Germania, rientrare ancora in Austria percorrendo la pista ciclabile più lunga d’Europa e finire la sua bellissima impresa pedalando in Svizzera attraverso i Grigioni, l’Engadina, Sankt Moritz e infine arrivare a Como.
I primi sette giorni li ha passati pedalando da solo e passando le notti approfittando del couchsurfing, la pratica per cui si può farsi ospitare per una notte dormendo sul divano di un estraneo.
A Passau, in Baviera, ad aspettarlo c’era il padre che ha percorso con lui i restanti chilometri che lo distanziavamo da Como.
“Ho sempre amato viaggiare, il mio quarto anno di liceo l’ho trascorso in India con il programma Intercultura – racconta Alberto – facendo l’università a Praga ho imparato a rapportarmi con ragazzi e ragazze provenienti da paesi e culture diverse che mi hanno arricchito profondamente”.
Le sfide per Alberto non sono certo finite qui. Ora si trova a Parigi per svolgere un tirocino presso l’Ospedale Universitario della Sorbonne prima di rientrare in Italia per conoscere il risultato del test che ha sostenuto per fare la specialità in Otorinolaringoiatria. Chapeau.
Alcune immagini del viaggio di Alberto con la sua Bianchi