“LIKE”, il secondo spettacolo di teatro civile al Teatro Nuovo di Rebbio: sabato 15 gennaio alle ore 21 

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Condividiamo una nota stampa del Comune di Como in merito alla rassegna TE.CI.CO di Teatro Civile.

L’assessorato al Turismo del Comune di Como in collaborazione con Teatro in Mostra organizza al Teatro nuovo di Rebbio (via Lissi 9, Como) la rassegna TE.CI.CO. Teatro Civile Como, dedicata al teatro d’impegno civile. Dopo “Barbablù 2.0 – I panni sporchi si lavano in famiglia”, il prossimo appuntamento sarà sabato 15 gennaio alle ore 21 con lo spettacolo “Like”,  drammaturgia di Magdalena Barile, regia di Filippo Renda, con Laura Negretti, Alessandro Quattro, Silvia Ripamonti. Ingresso libero senza obbligo di prenotazione, green pass e mascherina obbligatori.

Lo spettacolo racconto della vita di una donna qualunque in una città qualunque. Una vita e una città belle, solari e allegre, in un mondo apparentemente gioioso dove tutti si sorridono e si vogliono bene. Una iper-realtà fatta di colori saturi e sorrisi smaglianti. Troppo smaglianti. Una “wonderland” dominata e sottomessa a un potente social-media, pervasivo e invasivo, a cui tutti sono costretti a essere iscritti. Felicemente costretti, ma costretti. Il fatto è che i punteggi, cioè i “like”, sono sempre visibili. Chiunque può votare la popolarità degli altri grazie alla tecnologia all’interno di telefoni intelligenti, installati direttamente nel palmo della mano, che consentono di visualizzare, 24 ore su 24, il nome e il punteggio corrente di tutti; una piazza virtuale, costantemente attiva, che dà a tutti la possibilità di giudicare ed essere giudicati, spiare ed essere spiati. Un altro aspetto inquietante è che il punteggio sul social definisce il valore della persona in quanto tale, in tutti gli aspetti della sua vita, da quelli meno importanti a quelli più importanti. Il bar in cui si beve il caffè, la casa da comprare, il lavoro che si aspira a ottenere, gli amici, la persona da amare. Tutto dipende dal punteggio. Tutto dipende dai like. Una “Likeland” dove tutti sono ossessionati da questo indice di gradimento e cercano di portarlo il più in alto possibile per avere case migliori, lavori migliori, viaggi migliori, amici migliori, amori migliori… Gli amori migliori non voglio no chi ha un punteggio basso.

Un futuro distopico in un mondo meraviglioso solo apparentemente lontano da noi, ma con sorprendenti similitudini con il mondo contemporaneo. Un futuro fatto di controllo sociale e distanziamento, perché i rapporti tra persone non sono più rapporti sociali ma rapporti tramite i social. Un futuro che svela un presente doloroso, fatto di social media che durante la quarantena sono entrati ancor più prepotentemente nella nostra vita assumendo un valore salvifico nel senso più ampio del termine. Oggi ci hanno salvato, ma domani? Domani riusciremo a disintossicarci e riappropriarci della vicinanza sociale? Like è tutto questo. Una storia incentrata sulle inquietanti ma anche stimolanti sfide poste dall’introduzione nella vita di tutti noi dalle nuove tecnologie e in modo particolare dai social media.

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