Era il Marzo del 2005 e durante una sciagurata festa della donna dove all’ennesima richiesta che mi veniva fatta di inserire in scaletta un disco di latino americano per poter ballare, mentre un tizio dal quoziente intellettivo simile ad un sasso esibiva i suoi addominali, continuavo a chiedermi perchè solo poche ore prima io avessi dato quella lettera ad una ragazza che aveva occhi solo per il mio amico cantantautore le cui intenzioni si sono perse nella notte dei tempi. Una lettera dove lasciavo poco al caso, dichiaravo la mia folle passione nei suoi confronti maturata in sette anni di silenzi e sguardi nascosti da un amico o da una console della discoteca.