La DAD mi ha restituito il tempo

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Teresa, ultimo anno di Giurisprudenza, racconta la propria esperienza in DAD.

Cosa è cambiato da quando c’è la DAD?

Prima di tutto il tempo, che ora sento di nuovo mio. Ho più tempo di studiare grazie all’assenza di spostamenti e grazie alle lezioni registrate. In autogestione mi sono trovata, dopo essere stata a rischio fuori corso, a mettermi in pari con i miei compagni con gli esami.

Vivo bene questa differenza, molto bene. L’utilità di riascoltare le lezioni è grandissima.

Ho sviluppato, inoltre, competenze informatiche che non avevo mai considerato potessero servire prima. Come, per esempio, l’utilizzo della dettatura di Microsoft Dettatura come sostegno per sbobinare le lezioni.

Non hai riscontrato qualche aspetto negativo?

Ovviamente ci sono anche gli aspetti negativi, sarebbe strano il contrario.

È pesante la distanza dal mio gruppo universitario con la quale ho condiviso tutto il mio percorso di studi. L’università che sto vivendo ora non è la stessa che ho sperimentato prima della pandemia e concludere così il mio percorso ammetto che mi mette un po’ di tristezza.

Secondo te come vivono questa situazione i professori?

I professori sono chiaramente in crisi. Hanno fatto decisamente un buon lavoro nonostante i cambiamenti radicali. Però sono insofferenti, loro stessi ammettono che gli manca il contatto umano. Molti ci hanno detto come la pandemia li ha anche toccati direttamente e che hanno perso anche i loro principali stimoli lavorativi: noi studenti.

Le lezioni asincrone sono state le più pensanti per loro, spesso fermavano le spiegazioni con interventi del tipo: A questo punto mi sarebbe piaciuto porvi questa domanda.

Ti preoccupano gli esami in questa situazione?

Come avevo accennato prima, grazie ad un tempo maggiore dedicato allo studio mi sono messa in pari con gli esami. La preoccupazione maggiore però erano i parziali, che spesso alleggerivano l’esame finale rendendolo più breve o comunque più gestibile anche in termini di mole di studio.

Fortunatamente i professori si sono adattati bene alla situazione, hanno trovato delle soluzioni per sostenere comunque i parziali, modificando le richieste o le modalità di esecuzione.

Che futuro pensi possa avere la didattica a distanza?

Credo la DAD possa avere un futuro solo se non sarà completamente in presenza. Se, ad esempio, fossero registrate le lezioni frontali con gli studenti e poi fossero caricate e messe a disposizione sul portale e-learning, come elemento di sostegno e non sostituzione, sarebbe la vera soluzione all’utilizzo continuativo della didattica a distanza.

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