Interventi dei Carabinieri nel Comasco: denunce per truffa, danneggiamenti e un arresto

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Nella mattinata di martedì 20 maggio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Cantù hanno denunciato un 25enne residente a Canzo (Como), di origini nordafricane, per il reato di danneggiamento. L’indagine è partita in seguito a un intervento avvenuto la sera precedente alla stazione ferroviaria di Mariano Comense. Alcune segnalazioni erano giunte al 112 da passeggeri e personale ferroviario. Indicavano la presenza di un uomo intento a danneggiare arredi pubblici. Sul posto, i militari hanno identificato il responsabile. Era visibilmente alterato dall’assunzione di alcol e aveva divelto un posacenere e un bidone dei rifiuti.

Tentata estorsione alla anziana vedova

Nel pomeriggio di lunedì 19 maggio, i Carabinieri della Stazione di Turate hanno denunciato per tentata truffa aggravata un uomo nato a Milano nel 2005 e domiciliato a Vigevano (PV), già noto alle forze dell’ordine. La denuncia è stata presentata da un’anziana vedova residente a Rovello Porro. La donna era vittima di un tentativo di estorsione avvenuto in via Deledda. Il giovane, a bordo di una Mercedes intestata a una donna residente a Noto (SR), aveva accusato la signora di aver causato un incidente stradale mai avvenuto, chiedendo un risarcimento sul posto. Il tentativo è stato interrotto dall’intervento tempestivo di un agente della Polizia Locale, che ha bloccato l’uomo e richiesto il supporto dei Carabinieri. Le indagini sono in corso e l’Autorità Giudiziaria è stata informata. Oltre alla denuncia, verrà proposta una misura di prevenzione a suo carico.

Arresto a Cantù

Nella notte di domenica 18 maggio, un 32enne milanese residente a Seregno è stato arrestato in via Milano a Cantù dai Carabinieri delle Stazioni di Cantù e Cermenate, durante un servizio coordinato “Alto Impatto”. L’uomo era destinatario di un’ordinanza del GIP di Milano che prevedeva l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai familiari, a seguito di denunce per estorsione e maltrattamenti. La misura, però, non era stata eseguita per l’assenza di un domicilio stabile e la momentanea indisponibilità dei dispositivi di controllo elettronico. In considerazione della situazione, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale “Bassone” di Como.

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