Indicibile2020: la mostra a Como che NON c’è ma che tutti e tutte possono vedere

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Una mostra realizzata per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, 25 novembre, questa serie nasce da una riflessione sul tema dell’integrità personale (e quindi dell’identità) e del silenzio o, meglio, della possibilità e libertà di infrangerlo.

Un singolo volto di donna, sempre uguale a se stesso e, apparentemente muto, si fa luogo di una duplice colluttazione: fisica e verbale. Stropicciato, tagliato, ferito, bruciato, soffocato… comunque violentemente negato, quel volto non smette di interrogare chi guarda. Che cosa hai da dire, tu? Che cosa vuoi che ti dica io?

Le parole rosso vermiglio stampigliate grossolanamente su ciascuna immagine parrebbero l’unica voce udibile. Aspra, sferzante, sardonica… quella voce scabrosa a chi appartiene? Come si permette di imbrattare quel volto?

Indicibile non deve e non può essere la violenza subita che, anzi, deve trovare voce: deve non solo poter essere detta, bensì ascoltata e riparata. Curata. Indicibile è l’indignazione di fronte al silenzio mortifero di un’intera società che osa chiedere conto alle vittime invece che ai carnefici. Ma l’indicibile è superabile. Facciamolo.

Le fotografie presentate sono state realizzate in diversi passaggi di posa, scatto, stampa, contaminazione con materiali altri, alterazione fisica, stampaggio. Il risultato è una sovrapposizione di strati e di tempi, in una direzione apparentemente contraria allo specifico fotografico (l’attimo decisivo tanto mitizzato): la sessione di scatto si dilata nel tempo. La manipolazione fisica dell’immagine di partenza si fa elaborazione del pensiero. Una dinamica e un’estetica che, per me, ben si prestano a dare corpo e luce a temi urgenti quali quelli relativi al diritto di essere persona, integra, sempre. Un diritto troppo spesso messo in discussione, sul corpo delle donne ma non solo. Un diritto che va affermato, difeso e nutrito sistematicamente, giorno dopo giorno, a partire da qui. Ora.

 

Ph Alle Bonicalzi
Ph Alle Bonicalzi

Una serie ‘aperta’ (dedicata al coraggio di una donna) Indicibile (2019-20) è una serie in fieri che conta, ad oggi 59 immagini.

Le stampe fine art dell’intera serie – certificate, timbrate a mano, numerate e firmate (in tiratura limitata a 10 esemplari ciascuna) sono in vendita presso la galleria Galp di Olgiate Comasco (piazza Italia).

In caso di violenza subita o assistita chiama il 1522 – a qualsiasi ora, da qualsiasi telefono – è il numero nazionale anti violenza e stalking: è gratuito e garantisce il massimo anonimato.

Quando ?

Dal 24 novembre promossa sui social da @likelakecomo e dall’artista Alle Bonicalzi n occasione della giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (25 novembre).

Dove ?

Virtualmente per le vie della Città di Como e sui social

#VIRTUALMENTENONAUTORIZZATA

Perché ?

Per sostenere le donne vittime di violenza e dimostrare che è sempre possibile fare qualcosa, nonostante tutto.

Come ?

Attraverso gli occhi di Alle Bonicalzi che ha realizzato gli scatti e ideato la mostra virtuale.

@ilikelakecomo pubblicherà alcune fotografie e taggerà i più importanti profili social promotori del territorio del Lago di Como , confidando di poter far diventare virale il sostegno alle donne e alla cultura.

INDICIBILE2020 – #Sulla bocca di tutti  è una mostra fotografica ‘finta’ che verrà lanciata a Como in occasione del 25 novembre 2020 – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Un connubio tra una serie fotografica che esiste e l’impossibilità attuale di esporre e creare eventi in presenza, a causa della pandemia e del conseguente DPCM del 4 novembre, nonché dalla mancanza cronica di fondi per la cultura.

Il materiale consta di 58 immagini + 1, fotografie che ci sono ma non le si possono esporre; e se anche fossero esposte nessuno e nessuna potrebbe vederle.

Allora perché non organizzare un’esposizione ‘fake’?
Tu poi aiutarci a fare vivere di arte la nostra Città anche in un momento “sospeso” come quello che stiamo vivendo ma soprattutto puoi aiutarci a dare voce a queste donne che subiscono violenze ogni giorno e oggi più che mai rimangono chiuse nella loro solitudine.

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