In arrivo anche nel comasco uno sciopero generale di due giorni per gli impianti di rifornimento carburanti

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I GESTORI DI CARBURANTE DI CONFCOMMERCIO COMO CONTRO L’ILLEGALITA’: IMPIANTI CHIUSI NEI GIORNI 6 E 7 NOVEMBRE

Secondo stime accreditate quanto prudenti il fenomeno dilagante dell’illegalità nella distribuzione dei carburanti, interessando una quota che si aggira intorno al 15% di prodotti “clandestini” sul totale dei 30 miliardi di litri erogati, vale numerosi miliardi di euro ogni anno.

Se si considera che ogni mille litri valgono 300 euro di IVA che arrivano a superare i mille euro se si aggiungono pure le accise, la quantità di denaro sottratta alla collettività ed incassata da criminali più o meno organizzati appare incommensurabile, con riflessi devastanti, oltre al resto, anche sulla concorrenza e la qualità stessa dei prodotti immessi nei serbatoi di automobilisti ignari.

L’illegalità è figlia delle liberalizzazioni selvagge e della conseguente destrutturazione del mercato” afferma Daniela Maroni Presidente provinciale della categoria e vice presidente nazionale. La Federazione nazionale sollecita da anni la Politica e le altre componenti del settore ad adottare una riforma complessiva che metta riparo ad oltre un decennio di deregolamentazione ed allentamento dell’intero sistema regolatorio che ha aperto le porte ad ogni forma di illegalità. Al contrario, Governo ed Agenzia delle Entrate da una parte, le compagnie ed i retisti dall’altra, continuano a trovare il modo per adottare provvedimenti il più delle volte disorganici, confusi, dall’applicabilità altamente problematica per una rete di vendita non ammodernata e persino male mantenuta e dall’esito incerto;

Senza dimenticare – evidenzia la Presidente Maroni – che le compagnie petrolifere hanno abbandonato l’Italia a vantaggio dei retisti, i quali non mantengono gli accordi nazionali, stipulano contratti one to one creando sofferenza economica e concorrenza sleale ai gestori. Vi sono inoltre una serie di disposizioni che scaricano interamente e solo sui gestori responsabilità e costi che dovrebbero invece essere considerati di sistema”. Si pensi per esempio alla fatturazione elettronica, alla trasmissione telematica dei corrispettivi, al DAS elettronico, all’introduzione dell’ISA in sostituzione degli studi di settore e ancora all’ obbligo di acquisto del “Registratore Fiscale Telematico”.

Il fenomeno dell’illegalità – conclude il direttore di Confcommercio Como Graziano Monetti – tocca tutte le categorie da noi rappresentate. Per questo ci battiamo ogni giorno per combattere l’abusivismo che porta danni non solo ai titolari delle attività ma all’intera collettività”.

Di fronte alla colpevole inerzia dei Governi che si sono succeduti in questi ultimi anni ed alla interessata indifferenza delle altre componenti del settore, Figisc/Anisa Confcommercio, Faib Confesercenti e Fegica Cisl hanno deciso di proclamare uno sciopero generale di due giorni degli impianti di rifornimento carburanti, sia sulla rete ordinaria che autostradale, per i giorni 6 e 7 novembre prossimi, con concentramento a Roma sotto il Parlamento.

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