Il Teatro Sociale guarda alla Luna: presentata una ricchissima stagione notte 2019/20

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STAGIONE 2019/20 del Teatro Sociale di Como
Tutta colpa della luna

“Per essere grande sii intero: non esagerare
e non escludere niente di te.
Sii tutto in ogni cosa. Metti quanto sei,
nel minimo che fai,
come la Luna in ogni lago tutta
risplende, perché in Alto vive”
Ode, Fernando Pessoa

L’idea del viaggio prosegue, di stagione in stagione, verso mete sempre più lontane ed inesplorate, valica i confini terrestri, nell’anno in cui ricorrono i 50 anni dal primo allunaggio dell’uomo sulla Luna (1969), ‘un piccolo passo per l’uomo,
un grande passo per l’umanità’: Tutta colpa della luna è il leitmotiv che caratterizza la programmazione 2019/2020.

l’immagine della stagione

ecco le parole del Presidente Fedora Sorrentino

“Come la Luna verso la Terra ognuno di noi ha un lato visibile e uno intimo, ci fanno compagnia per tutta la vita l’apparire
e l’essere, nella consapevolezza che la verità più profonda si nasconda nel lato oscuro.
La Luna non ha aria, né acqua, quindi non ha Vita, ma già gli antichi conoscevano la sua influenza sulle maree, sui raccolti, sulla fertilità, poi sui capelli, sul vino, sull’umore, sull’amore…
È tutta colpa della Luna!
Una stagione di teatro che esplora la superficie e ne scopre i crateri, che si sofferma a contemplare mentre un’energia
effervescente la vince, in un connubio incessante tra sogno e realtà, tra luci e ombre, tra fascino e magia.
La Luna è Bellezza, come la Musica.
La Luna è la Strada, quella che abbiamo seguito per arrivare fin qui, perché rappresenta il rinnovamento e sempre
nuove scoperte.
La Luna di gennaio fa luce come giorno chiaro, perché anche nella notte più buia sia tracciato il cammino; è il secondo
Sole, che svela la nostra incostanza e vulnerabilità.
La evochiamo, la cerchiamo, aneliamo a Lei come alle risposte della vita, sapendo che alcune non le avremo mai.
È il mistero del teatro, due facce in un solo corpo, la distanza tra quello che sembra e il significato che vogliamo dargli.
Possiamo decidere (e che lusso di questi tempi!) come va a finire, cosa succede quando si chiude il sipario, forse non
è neanche necessario condividerlo perché può restare nella parte che non mostriamo, ognuno sceglie la sua direzione.
Passeggiamo mano nella mano con la Luna e facciamoci guidare dove non andremmo mai da soli, lontano dove non
si può arrivare, ma anche vicino perché spesso ciò che è portata di mano è più sconosciuto del resto.
Non siate cauti, rischiamo, mettiamoci in gioco ogni giorno, perché l’importante è continuare ad interrogarsi. Sempre.”

 

La stagione operistica inaugura con Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, nella versione originale italiana, del 1831, con
la direzione di Carlo Goldstein e la regia di Arnaud Bernard, un titolo impegnativo più di altri per i finalisti del Concorso
AsLiCo dello scorso gennaio.

arnaud bernard

In una programmazione, che ama sempre più alternare sfide e sperimentazioni, impegno e ricerca, con un’attenzione
volta a valorizzare memoria e compositori del territorio, il secondo titolo lirico è La Sonnambula di Vincenzo Bellini (la
direzione è affidata a Leonardo Sini, la regia a Raúl Vázquez), composta proprio a Moltrasio, a pochi chilometri dal
Teatro Sociale, nel medesimo anno dell’edizione italiana del Guglielmo Tell (1831), ispirata a La Somnambule, comédie-vaudeville scritta da Eugène Scribe e Germaine Delavigne nel 1819.

Il cartellone prosegue poi con Macbeth di Giuseppe Verdi nell’edizione del 1865, affidata al direttore Gianluigi Gelmetti
e alla regista Elena Barbalich.
Aida (del 1871) è il penultimo titolo, nell’allestimento storico di Franco Zeffirelli, ripreso da Stefano Trespidi, concertazione e direzione d’orchestra sono affidate a Francesco Cilluffo.
Seguono, in un abbinamento irrituale, ma logico a livello cronologico, due commedie in atto unico: L’heure espagnole,
composta da Maurice Ravel nel 1911 e Gianni Schicchi, di Giacomo Puccini, del 1918.
Nei libretti, ora nei versi, ora nelle didascalie, ora nelle implicite suggestioni musicali, rese esplicite da regie e citazioni,
ritorna la luna, un richiamo, un’eco presente e silente, una guida tangibile.

La stagione di prosa trova il suo avvio con un unicum, commissionato dal Teatro Sociale di Como a Maurizio de Giovanni:
nel solco della tradizione che vuole ad incipit autunnale una narrazione in ‘assolo’, lo scrittore presenta alcuni passi dai
suoi romanzi più celebri, ispirati alla luna, ora rifugio di recondite emozioni, ora spettatrice muta d’intricati casi da risolvere, ora complice ed ispiratrice ad illuminare l’ingegno dei personaggi.

Sempre dalla penna di Maurizio de Giovanni la stagione presenta in febbraio Il silenzio grande, per la regia di Alessandro Gassman con Massimiliano Gallo, Stefania Rocca, Monica Nappo, Paola Senatore, Jacopo Sorbini.
Atteso a Como è il debutto di Alessio Boni, nei panni di Don Chisciotte, nel testo ispirato all’omonimo romanzo di Miguel de Cervantes.
Le atmosfere lunari e poetiche di William Shakespeare, secentesche come in Cervantes, sono invece proposte nella
Tempesta, per la regia di Luca De Fusco.

stefania rocca

La prosa, nelle declinazioni off, ctl e open, contempla poi un alternarsi di nomi di richiamo: da Simone Cristicchi in Manuale di volo per uomo, a Emma Dante, che ritorna sul Lario con Misericordia; da Filippo Timi in Skianto, che ha
scelto Como per riallestire e ripartire in tournée, a Laura Negretti in Barbablu 2.0; da Daniela Villa in Overload (Premio
UBU 2018), a Chiara Lagani, in Storia di un’amicizia tratto dalla tetralogia L’amica geniale di Elena Ferrante; da Cantico
dei Cantici di Roberto Latini (Premio UBU 2017) a Anna K di e con Debora Virello; da Viva la vida, monologo su
Frida Khalo, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Pino Cacucci, con Pamela Villoresi, a Medea per Strada, per
la drammaturgia di Elena Cotugno e Fabrizio Sinisi, in un originale spettacolo itinerante su furgoncino (con posti limitati);
da Annagaia Marchioro in Fame Mia a Stefano Dragone in Semi di Francesca Marchegiano; da Stefano Panzeri in
Terra Matta (1943-1968) Belle Epiche, a Frankie Hi-Nrg Mc in Faccio la mia cosa.

filippo timi

Tre gli appuntamenti affidati a monologhi di comici e pungenti ritrattisti della nostra contemporaneità: Geppi Cucciari,
Paolo Cevoli, Alessandro Bergonzoni.
Poco prima di Natale, il Teatro Sociale accoglierà il trasformista per eccellenza, Arturo Brachetti in Solo, the legend
of quick-change, mentre nel periodo di carnevale ritorna, come da tradizione, l’operetta con Al Cavallino Bianco.

alessandro bergonzoni

In collaborazione con Musica dei Cieli, sempre in prossimità delle feste natalizie, sono in programma un concerto della
cantante israeliana Noa, su temi rielaborati da Bach, e un momento dedicato ai Gospel.
Musica di ogni genere e contaminazione in un calendario che comprende i Sulutumana, attraversa i Queen con un
omaggio a Freddie Mercury e stupisce con il suono “lunare” delle arpe celtiche, dirette Fabius Constable.

Il 6 gennaio è la data, diventata canonica, per premiare i vincitori del Concorso per giovani cantanti lirici AsLiCo,
giunto alla settantunesima edizione, una selezione tra le più antiche in Europa, che vanta ogni anno una giuria di
Sovrintendenti e Direttori Artistici provenienti da tutta Europa.
Tre i musical in programma: Grease e Ghost, in collaborazione con MyNina spettacoli, tratti dalle indimenticabili pellicole
cinematografiche e Alice in Wonderland, uno spettacolo ricco di poesia e colpi di scena, con acrobati, ballerini ed
effetti circensi

La stagione di danza annovera il debutto a Como di Carolyn Carlson, con la sua creazione Crossroads to Synchronicity,
ispirata a Carl Jung, e a seguire due grandi classici, per le struggenti partiture di Pëtr Il’ič Čajkovskij: Il lago dei cigni e
Lo schiaccianoci, quest’ultimo il titolo scelto per Capodanno, per un’experience che prevede per la prima volta la cena
in palcoscenico.

La rassegna di danza presenta una novità, che si innesta anche nell’ottica education (nella recita della mattina), da sempre
nelle corde di AsLiCo: La piccola bellezza, su musiche di Franz Schubert, in collaborazione con Aterballetto, nella rassegna danza off.
Ed ancora la Luna ritorna in titoli e sottotitoli: nel balletto Shine! Pink Floyd Moon; in Luna cammina sull’acqua ispirato
e tratto dai testi di García Lorca; in una passeggiata archeotipica, Che fai tu luna in ciel? a cura di Pietro Berra ed ancora nel fine settimana “fai il pieno di opera”, ovvero quest’anno “fai il pieno di luna”, 21 e 22 settembre, ed in innumerevoli appuntamenti dedicati ai più piccoli.

Un altro anniversario scandisce gli appuntamenti della concertistica e di Camera con musica: i 250 anni dalla nascita di
Ludwig van Beethoven (1770 – 1827).
Se, in quasi tutti i programmi, il fil rouge a legare repertori ed esecuzioni è lo sguardo al compositore tedesco, Per Elisa
nasce a ricordarne una delle muse ispiratrici, dedicataria di un brano tra i più suonati ed indelebili, frutto del sodalizio
artistico tra Violante Placido, voce recitante, Davide Alogna al violino, Giuseppe Greco al pianoforte.

Ad inaugurare la stagione concertistica sarà l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, diretta da Alessandro Cadario; successivamente le file dell’Orchestra 1813, di casa al Teatro Sociale, saranno dirette da Matthieu Mantanus; seconda orchestra ospite è invece l’Orchestra Haydn diretta da Ottavio Dantone, eccellenza italiana, sempre più apprezzata in
Italia e all’estero; altrettanto atteso è il debutto dell’ORT (Orchestra della Toscana), in un concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione Musica con le Ali, che in alcune date di Camera con musica presenterà nuove promesse.

Si rafforza la collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como, non solo per gli appuntamenti primaverili
off, e per gli abituali interventi durante l’anno, ma anche nel contesto della Notte Jazz, che inizierà con le improvvisazioni
di tre giganti -Enrico Intra, Carlo Balzaretti, Maurizio Franco-, e proseguirà con una jam session in collaborazione
anche con la Scuola Civica di Milano.

enrico intra

Si rinnova l’appuntamento con Camera con musica la domenica mattina, con la partnership con Peter’s Tea House:
prima dei concerti, in una degustazione di te sempre a tema, abbinerà gli infusi ai programmi musicali proposti.
Alcuni dei concerti della rassegna Camera con musica forniranno l’opportunità di sfiorare altri anniversari e ricordare i
100 anni dalla nascita di Bruno Maderna (1920 – 1973) e i 100 anni dalla nascita di Arturo Benedetti Michelangeli
(1920-1995).

La contemporaneità è praticata da AsLiCo come un terreno congeniale: quattro sono gli appuntamenti della nuova rassegna, Camera con musica oggi, tutti in Sala Bianca, un ciclo espressamente dedicato ai compositori contemporanei,
che inizia con un omaggio a Sandro Cappelletto (autore dei testi concepiti per le musiche di Marco Betta, Daniele
Carnini e Ada Gentile), prosegue con Fabrizio De Rossi Re e Rossella Spinosa, successivamente con Andrea Mannucci,
e termina con Nicola Capogrande.
Molti sono i partners che ritornano sulla navicella lunare della stagione 2019/2020, dalla già citata Peter’s Tea House a
Teatro del Gusto, che studierà nuove degustazioni, a Rivo Gin, che accompagnerà i 4x40under40: dopo il felice esito
dello scorso anno, ritorna per quattro appuntamenti dedicati al pubblico under 40.

Attenzione è data come sempre agli under 30 (anche quest’anno a loro è dedicata l’anteprima di Guglielmo Tell, opera
inaugurale) e ai giovani di ogni fascia di età, con le scuole e le famiglie, in un calendario che non solo annovera i consueti
appuntamenti studiati da Opera Education (quest’anno tutti dedicati a Rigoletto di Giuseppe Verdi) ma diversi spettacoli,
molti ispirati alla Luna.

Ed ancora non mancheranno i momenti di approfondimento e di preparazione, le guide all’ascolto, incontri con gli artisti,
presentazioni di libri, le feste del teatro, nuove experiences, visite guidate a tema, aperture straordinarie, eventi organizzati con diversi partners, in una complessa scacchiera.
Un grazie va a tutti i partners, locali e nazionali, uniti in una cordata sempre più partecipata, ad aiutare il Teatro Sociale
in singole attività, in iniziative mirate, o compagni di viaggio per tutto l’anno; grazie a loro e ai progetti che vengono
realizzati con il loro prezioso aiuto, sempre volto ad offrire un valore aggiunto e nuovi servizi agli spettatori, la programmazione del Teatro più essere così varia e continuare ad avvicinare fasce diverse di pubblico.

Campagna abbonamenti a partire da sabato 15 giugno;
apertura vendita biglietti sabato 7 settembre.
Tutte le informazioni su teatrosociale.it

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