Un erroraccio di Varnier e un’espulsione dubbia a Vignali facilitano la vita alla Cremonese. I lariani pagano – anche – le assenze
Senza Gori, Scaglia, Bellemo e Chajia, oltre a Gliozzi e Kabashi: il Como a Cremona era privo della propria spina dorsale. Però chissà come sarebbe andata a finire senza quell’errore di Varnier, che al 4′ con un goffo colpo di testa ha regalato il vantaggio a Buonaiuto. Forse si sarebbe perso comunque, anche perché la Cremo è forte e solida. Di sicuro oggi, nelle condizioni in cui era, il Como non poteva permettersi una partenza ad handicap. E i processi a Varnier ci stanno, perché finora l’ex Cittadella si è barcamenato tra infortuni e topiche azzeccando davvero poche partite. Speriamo si riscatti nel girone di ritorno.
Allo Zini, Gattuso ha tirato fuori dal cilindro un 4-1-4-1 con H’maidat davanti alla difesa, Parigini e La Gumina esterni e Iovine-Arrigoni mezzali. Come detto i ragazzi hanno dovuto inseguire da subito. La Gumina ha avuto un paio di chances per pareggiare, ma ormai abbiamo capito quanto la finalizzazione non sia il suo forte. Facchin invece ha vissuto una giornata eroica compiendo almeno cinque parate importanti e risultando il migliore in campo. Il Como ha provato a giocare alla pari, ma l’episodio iniziale è stato troppo importante. E al 57′ è rimasto pure in inferiorità numerica, per una seconda ammonizione a Vignali che francamente sembrava più una simulazione che un fallo. Al 75′ è arrivato il raddoppio di Baez (perso da Iovine) e la partita è finita lì. Anche se nel finale Cagnano ha colpito una traversa e Gabrielloni ha avuto l’occasione per segnare ma è scivolato.
Insomma, una giornata no. Sabato prossimo scontro diretto col Crotone: rientrerà Bellemo ma non ci saranno Vignali e Parigini squalificati. Si spera di recuperare Scaglia, assolutamente fondamentale. Ma c’è anche bisogno di innesti dal mercato, soprattutto sugli esterni offensivi (in arrivo Blanco dal Valencia, vedremo se manterrà le attese) e a centrocampo (anche se oggi H’maidat non se l’è cavata male. Ma quattro mediani sono pochi, non ce n’è).