Fiera Sant’Abbondio 2021: un afflusso di circa 7 mila persone nel corso della giornata

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All’edizione 2021 della Fiera di Sant’Abbondio è stato stimato un afflusso di circa 5000 persone nell’arco della mattinata e di 2.500 durante il pomeriggio nell’area mercatale sotto le mura dove si sono svolti il mercato occasionale agricolo e la tradizionale fiera zootecnica.
Quest’anno la mostra zootecnica – concorso Sant’Abbondio è stata l’unica realizzata in provincia di Como. Ha partecipato un solo allevatore, l’azienda agricola Bonacina di Inverigo, con 18 capi di particolare pregio, e come da regolamento è stata valutata secondo le categorie previste. Con quest’ultimo riconoscimento vince il Trofeo città di Como per il sedicesimo anno consecutivo. Tra i premianti ha partecipato anche Ercole Longatti, dal 1927 macellaio di Como, particolarmente affezionato alla manifestazione.

Nello specifico, ha ottenuto i seguenti risultati:

Concorso vitello da carne
1° classificato nella terza (soggetti isolati di razza pezzata nera), quarta (gruppi omogenei di qualsiasi razza e incrocio) e quinta sezione (soggetti isolati di qualsiasi razza e incrocio)
2° classificato nella quinta sezione (soggetti isolati di qualsiasi razza e incrocio) e nella sesta (soggetti isolati di razza piemontese)

Tra i premi speciali l’azienda ha vinto la coppa Ottorino Caspani alla memoria presentando il miglior soggetto assoluto nella quinta sezione. Il premio offerto dall’Associazione provinciale Macellai dovrebbe essere assegnato al primo classificato della prima sezione razza bruna alpina ma la sezione è andata deserta (non c’erano capi di questo gruppo). La giuria ha quindi valutato di assegnare questo premio all’unico vitello di piemontese presentato nella sesta sezione.

Il 64° concorso vitello da carne è stato vinto dall’azienda agricola Bonacina con 64 punti.

Concorso bovini adulti da macello
L’azienda agricola Bonacina è prima classificata nella ottava, quattordicesima, sedicesima, diciassettesima, ventesima, ventunesima e ventitreesima sezione. Seconda classificata nella tredicesima e nella diciottesima sezione. Terza classificata nella diciassettesima sezione.

L’azienda vince anche il trofeo “Bovino adulto da macello” con 117 punti.

I premi speciali
Coppa Amministrazione provinciale di Como (al miglior gruppo assoluto) assegnata pariglia omogenea di razza piemontese presentata nella ottava sezione.
Coppa Camera di Commercio di Como (al miglior soggetto assoluto) assegnata per un manzo di razza piemontese presentato nella ventunesima sezione (giudicato soggetto di particolare pregio)

Il premio finale Trofeo città di Como, assegnato al soggetto che consegue il maggior punteggio sommando i risultati del Trofeo Sant’Abbondio per il vitello da carne e il Trofeo Sant’Abbondio per i bovini adulti.

Di seguito le dichiarazioni dei partecipanti alla premiazione:

Mario Landriscina, sindaco di Como: «E’ una grande soddisfazione anche quest’anno essere riusciti a riproporre una tradizione che rappresenta uno dei momenti più significativi nell’ambito della festa del santo patrono, nonostante le difficoltà. La città, come abbiamo visto oggi, è affezionata a questo evento e manifesta grande interesse sia per la parte storica della fiera zootecnica, sia per il mercato agricolo dei produttori locali. Abbiamo intenzione di mantenerla viva, stimolando, con l’aiuto delle altre istituzioni e realtà del territorio, la partecipazione a questo evento».

Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio di Como: «La Camera di Commercio partecipa con grande piacere e premia un settore importante dell’economia del territorio, l’agricoltura. Sant’Abbondio è una tradizione importante che è sempre più difficile mantenere. Faccio i complimenti all’Amministrazione, che con tenacia ha riproposto la Fiera nonostante tutto, e ai premiati, perché dietro ai premi di oggi ci sono tanto impegno quotidiano e tanti sacrifici».

Simone Moretti, consigliere provinciale e sindaco di Olgiate Comasco: «Ho lavorato a lungo nel settore delle aziende agricole e le aziende hanno sempre più difficoltà a partecipare. Gli ultimi due anni hanno sgretolato i punti fermi, abbiamo bisogno di mantenere vive le tradizioni, come la Fiera di Sant’Abbondio, e non è scontato riuscirci. Speriamo che la pandemia e questa fase di difficoltà finiscano quanto prima».

Anna Veronelli, presidente del Consiglio Comunale: «Da molti anni partecipo alla fiera e ho il piacere di premiare i vincitori: Bonacina ha sempre vinto anche quando la concorrenza era ampia e agguerrita. Stamattina nel raccontarmi del loro impegno quotidiano, mi ha contagiato con la sua passione e mi ha confidato che ci teneva a esserci, l’ha sentito come un dovere per rispetto alla gloriosa tradizione comasca: insieme alla sua azienda ha dato senso a questa edizione e per questo di cuore lo ringraziamo».

Livia Cioffi, assessore al Turismo e alla Cultura: «Anche quest’anno in modo testardo abbiamo tenuto fede alla tradizione di Sant’Abbondio, siamo onorati di esserci riusciti. Cercheremo di capire come è possibile mantenere viva anche la mostra zootecnica per il futuro. Sant’Abbondio non è stata solo il concorso zootecnico: c’è stato un ampio afflusso di persone, tanti bambini, un mercato dei prodotti a km zero che è stato molto apprezzato, le visite guidate alla basilica di Sant’Abbondio sono state ampiamente apprezzate tanto che abbiamo raddoppiato i turni per poter consentire una maggiore partecipazione».

Giulio Gridavilla, veterinario presidente della giuria: «Abitavo in via Paoli da piccolo e vedevo gli animali che passavano verso la fiera di Sant’Abbondio. Quest’anno è la 44a fiera che seguo da veterinario. Il Comune di Como è riuscito a organizzare in centro città sotto le mura una fiera agricola, e non è una cosa scontata per la complessità dell’organizzazione. Fino alle 18 il mercato dei prodotti a km zero era ancora affollato. Purtroppo la partecipazione alla fiera zootecnica diminuisce ogni anno anche a causa dei locali di macellazione e delle macellerie che sono sempre meno. A questo si è aggiunta la pandemia, che non consente di programmare con certezza e grande anticipo l’evento. I macellai a loro volta non possono garantire la presenza dei capi. Bisogna di sensibilizzare il più possibile i soggetti che possono coinvolgere i professionisti nella nostra provincia».

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