Festival della Luce Lake Como – il Sole e Dante dal 15 al 23 maggio l’ottava edizione

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Si terrà dal 15 al 23 maggio l’ottava edizione del Festival della Luce Lake Como – promosso e organizzato da Fondazione Alessandro Volta con il patrocinio di Regione Lombardia (Consiglio), del Comune di Como e del Comune di Pusiano – dal titolo L’amor che move il sole e l’altre stelle.

Il Festival intende, infatti, approfondire il tema del Sole, questa volta incrociandolo con l’importante anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e dando vita a incontri di divulgazione scientifica, eventi culturali e mostre grazie alla partecipazione di importanti personalità del mondo della scienza e della cultura.

Nato con l’obiettivo di esplorare e divulgare il tema della luce, incontrando sensibilità tra loro differenti attraverso varie chiavi di lettura e format, il Festival si propone di diffondere la cultura scientifica e umanistica e l’amore per la conoscenza raccogliendo l’eredità lasciataci dall’illustre concittadino Alessandro Volta, offrendo al grande pubblico, e in particolare ai giovani, occasioni di incontri con Premi Nobel, personaggi di spicco della ricerca scientifica e della cultura, mostre, incontri nelle sedi storiche, in spazi non convenzionali e periferici, eventi nelle piazze cittadine e del territorio limitrofo.

“Il Festival della Luce si è ormai affermato come un appuntamento tradizionale della nostra città e un’occasione per tutti di intraprendere un percorso di conoscenza unico, di particolare interesse, guidati da personalità di rilievo in campo scientifico, letterario, culturale nel senso pieno del termine – afferma Livia Cioffi, Assessore alla Cultura del Comune di Como -. Quest’anno si tornerà sul tema del Sole, richiamando gli studi danteschi in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta e ampliando ulteriormente il respiro di questa iniziativa, che sempre più si apre al territorio. Ringraziamo Fondazione Alessandro Volta per l’impegno profuso nell’organizzazione anche in questo difficile momento storico, con un importante contributo non solo all’offerta culturale di Como, ma alla conoscenza e al senso critico di ciascuno di noi”.

“Partecipare al 700º anniversario della morte di Dante, richiamando la luce come elemento essenziale della sua espressione artistica, ritengo sia cosa attuale e soprattutto utile – commenta Luca Levrini, Presidente di Fondazione Alessandro Volta -. Utile perché Dante potrebbe essere ognuno di noi. Compie un viaggio che parte dalla angoscia ed arriva alla bellezza della luce, luce del paradiso, luce pura non abbagliante, “luce intellettuale e piena di amore”. Compie un viaggio per insegnarci a vivere una trasformazione positiva, percorrendo un modo surreale dove legge e riflette sulle realtà umane. Scienza, spiritualità e mitologie si fondono in una armonia che stimola a riflettere su quello che siamo e, soprattutto, pone come punto di arrivo la perfezione e la realizzazione identificata nella luce. Il Festival della Luce è quindi suggestione culturale ma anche spunto per riflessioni che, mai come ora, sembrano attuali e di aiuto. Con emozione ci apprestiamo a vivere il Festival in presenza, in relazione ed incontrandoci. Applicheremo con scrupolo le direttive che ci saranno imposte, magari con ulteriore prudenza affinché questa possibilità possa essere un nuovo inizio senza successive interruzioni”.

“La formazione scientifica è sempre più importante per la nostra società – osserva Giulio Casati, Presidente del Comitato Città della Luce -. È su questo tema che si gioca il futuro di un Paese. L’impressionante accelerazione delle conquiste scientifiche impone che ciascuno possa accedere all’informazione scientifica così come può leggere e scrivere. La non conoscenza genera paure e origina comportamenti irrazionali. E’ naturale perciò che ci siano potenti gruppi interessati ad influenzare le nostre opinioni anche in materie scientifiche. Attori motivati possono usare dati veri per creare una impressione di incertezza e persino indurre convinzioni errate. Ad esempio, quando sono in gioco questioni di salute, agire sulla base di false convinzioni può causare costi enormi. Il problema, quindi, è quello di saper scegliere, rafforzare lo spirito critico e la capacità di resistere ai pregiudizi e riconoscere la propaganda.

Questa è una delle motivazioni alla base del festival della luce. Tema che unisce l’aspetto scientifico a quello umanistico e contribuisce quindi a rompere i confini tra scienza e cultura in generale, in continua separazione nel mondo attuale”.

Il Festival è organizzato nell’ambito e in concomitanza con la Giornata Internazionale della Luce, che ogni anno viene celebrata nel Mondo il 16 maggio sotto l’egida dell’UNESCO.

Un ringraziamento particolare va al pittore Giuliano Collina, autore dell’immagine del Festival di quest’anno, in collaborazione con Nodo Libri.

PROGRAMMA

Sabato 15 maggio, ore 19.00 – Teatro Sociale di Como – Celebrazione della Giornata Internazionale della Luce

“Dal Buio alla Luce: il Viaggio dantesco e la Cosmologia Moderna”

Nell’ambito della IV edizione dell’International Day of Light indetta dall’UNESCO, in collaborazione con la Società Italiana di Fisica (SIF) e Teatro Sociale AsLiCo. Coordinamento di regia Davide Marranchelli.

La serata, condotta da Alessandro Cecchi Paone, ospiterà un testimonial d’eccezione, Sperello di Serego Alighieri, astrofisico e discendente di Dante Alighieri, che interverrà con Massimo Capaccioli, professore emerito di astrofisica all’Università di Napoli Federico II, sul tema “Il Sole, la Luna e l’altre stelle di Dante”. Da astrofisici celebreranno il 700° anniversario della morte del Poeta parlando di astronomia nella Divina Commedia, con una introduzione sullo stato delle conoscenze all’epoca di Dante e attualizzando alcuni passi astronomici del poema alla luce del sapere di oggi.

Nell’importante anno delle celebrazioni dantesche, molto atteso l’intervento di Claudio Marazzini, Presidente dell’Accademia della Crusca, sul tema “La luce nella lingua italiana”. Sarà presentata una breve storia della parola nella lingua italiana. Prendendo le mosse dall’origine ed etimologia del termine, sarà approfondito l’impiego che ne è stato fatto nella poesia antica, soprattutto nella Commedia di Dante. Seguirà una breve panoramica nella letteratura successiva, fino ai tempi moderni. Da segnalare che l’Accademia della Crusca, nell’ambito dell’iniziativa “Una parola di Dante fresca di giornata” dedicherà il 16 maggio alla parola “luce” con un verso del Paradiso II,36 “…com’ acqua recepe / raggio di luce permanendo unita”.

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