Ecco Trojan, album di debutto del sestetto italoamericano Ghost Horse

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Trojan, album di debutto del sestetto italoamericano Ghost Horse, uscirà il 18 Ottobre 2019 come doppio LP per la label underground di musica elettronica Mathematics (Chicago, USA) e come CD per Auand, la più importante etichetta italiana di jazz contemporaneo.

la copertina del disco

Ghost Horse è l’espansione sotto forma di sestetto di Hobby Horse, trio avant-jazz che negli ultimi dieci anni si è posto all’avanguardia di un rinnovamento creativo nella scena jazz italiana, e che sta ricevendo un crescente e meritato riconoscimento a livello mondiale. Il loro approccio sorprendentemente originale alla manipolazione e alla ricombinazione dei linguaggi musicali emerge con forza in ‘Helm’ (Auand/Rous Records), menzionato nelle liste ‘Best of 2018’ di realtà del calibro di Allaboutjazz e New York City Jazz Record. A partire da un ricco humus di poliritmie latine e africane, Ghost Horse tesse un ecosistema oscuro e misterioso che digerisce, scompone e ricombina elementi di free jazz, hip hop, blues e loop music. Il risultato è affascinante, ma velatamente minaccioso, qualcosa che pulsa e respira con le forze viscerali della natura che riprende possesso di strutture abbandonate.

Le dieci composizioni originali sono concepite come una serie di complessi conflitti musicali, i cui titoli si ispirano a lotte storiche per il diritto all’acqua e alla terra e durante la colonizzazione europea nel Nord America. Argomenti ancora oggi tragicamente rilevanti, in un’epoca di discussione globale incentrata sullo sfruttamento delle risorse, le migrazioni di massa, le trasformazioni demografiche e le guerre economiche e digitali. Fenomeni che si sovrappongono alla minaccia incombente di un catastrofico collasso ambientale.

Nota sulla copertina: L’immagine è stata creata da Evan Ross Murphy, artista e collaboratore degli Hobby Horse, e raffigura Toro Seduto. Capo indiano e icona della resistenza tribale contro le politiche espansionistiche del governo statunitense nel tardo ‘800, Toro Seduto fu ucciso dalla polizia durante un tentativo di arresto nel 1890. Il suo volto viene mascherato da una foto del viso della Statua della Libertà, regalo del popolo francese e diventato poi simbolo degli Stati Uniti, eretto nel 1886 su Liberty Island con la faccia rivolta verso il vecchio continente. Il titolo originale della scultura recita: “La Libertà che illumina il mondo”. Dal 1892 al 1954, ossia a partire da due anni dopo l’uccisione di Toro Seduto, milioni di migranti europei sono passati sotto lo sguardo della statua prima di sbarcare a Ellis Island, punto d’ingresso per gran parte degli europei in cerca di un futuro migliore negli Stati Uniti. Molti di questi sarebbero poi andati a popolare le zone espropriate ai Sioux e ai Cheyenne.

Ghost Horse nasce a maggio 2017 in occasione di una residenza presso Novara Jazz. Il disco ‘Trojan’ e’ stato registrato a maggio 2018 durante una residenza presso Correggio Jazz.

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