Lunedì 5 luglio Boris Johnson ha annuncio importanti novità sul programma di riapertura del paese.
L’ormai famosa roadmap predisposta dal governo conservatore a inizio anno è alle battute conclusive e, in realtà, si sarebbe già dovuta concludere il 21 giugno scorso. Purtroppo, però, la situazione epidemiologica in Inghilterra non era tale da poter far scattare l’ultima fase come precedentemente previsto.
Ieri, in diretta tv, il primo ministro ha invece confermato che il passo finale verso la totale apertura del paese avverrà il 19 luglio, mostrando quindi la volontà del governo di uscire totalmente da una politica di restrizioni sulla vita dei cittadini durata ininterrottamente per 16 mesi. Tutti i divieti imposti finora dal governo termineranno: uso della mascherina, assembramenti, lavoro da casa e chiusura di alcune attività (come per esempio i locali notturni). Insomma, si torna alla vita pre-covid, con il solo buon senso dei cittadini a farla da padrone.
L’annuncio ha provocato molto scetticismo e critiche da parte di numerosi cittadini, politici e medici. Per molti, infatti sembra che la totale cancellazione di regole e restrizioni sia troppo prematura e in quadro sanitario non ottimale. Personalmente, credo che sia arrivato il momento di cominciare a pensare di convivere con il virus, ma che forse sia un po’ avventata la scelta di procedere così presto e così velocemente all’abbandono di regole e comportamenti utili al contenimento della pandemia.
Vogliamo tutti una vita normale ma, forse, è ancora prematuro pensare di averla. Mi auguro di sbagliare.