Covid, in attesa del nuovo Dpcm: ecco cosa potrebbe cambiere dal 6 marzo

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Mancano meno di due settimana dalla data del 5 marzo 2021, quando scadrà l’ultimo Dpcm. Il governo Draghi dovrà intervenire per valutare quello che succederà in Italia per scongiurare la diffusione del coronavirus. Certo, preoccupano ancora l’aumento dei contagi e l’indice Rt, nonché le varianti del Covid, soprattutto quella inglese.

Il divieto di spostamento tra le regioni verrà prorogato fino al 5 o al 31 marzo il divieto di spostamento tra Regioni. Le decisioni a livello governativo verranno prese oggi, quando verranno convocati i presidenti delle regioni.

Le nuove misure risguarderanno come sempre il colore delle regioni in base all’indice dei contagi, il coprifuoco e di conseguenza l’orario di ristoranti e bar, l’apertura di palestre, piscine, cinema e teatri.

Vediamo insieme cosa potrebbe cambiare:

Nelle regioni in zona gialla, come ad oggi la Lombardia, è vietato uscire dalla propria abitazione dalle 22 alle 5 del mattino, se non per gravi motivi legati alla salute o per esigenze lavorative. in caso contrario per il cittadino è prevista una multa che va dai 400 ai mille euro per non aver rispettato le regole. Il coprifuoco scadrà il 5 marzo, poi bisognerà attendere le decisioni prese a livello governativo per vederlo confermato o meno.

Un tema caldo è quello dei ristoranti, una delle categorie più colpite (ma anche più aiutate) dalla pandemia. In zona gialla possono rimanere aperti per i pranzi, ma non per le cene. Il loro intento sarebbe quello di rimanere aperti a pranzo anche nelle zone arancioni e di prolungare l’apertura fino alle ore 22 nelle zone gialle.

Anche per le palestre e le piscine è ancora tutto da vedere come si delineerà la situazione. Per il momento si possono fare lezioni individuali in palestra, le piscine invece hanno dato l’accesso a 10 metri quadrati per persona.

Sarà il Ministero dello Sport e accettate dal Comitato tecnico scientifico a deciderà che cosa accadrà agli sportivi a partire dal 6 marzo. 

Una delle categorie più colpite, senza dubbio, è quella dei teatri e dei cinema. Non è ancora chiaro se potranno riaprire a partire dal 6 marzo con l’avvento del nuovo Dpcm. Il divieto potrebbe prolungarsi ancora infliggendo un peso enorme a tutti i lavoratori dello spettacolo.

Proprio oggi, lunedì 22 febbraio dalle ore 19.15, è previsto un flash modo dei lavoratori dello spettacolo, Teatranti Uniti, davanti al Teatro Sociale di Como.

 

 

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