Lo smarrimento del proprio amico a quattro zampe è un’esperienza che non auguriamo a nessuno, un avvenimento traumatico sia per i padroni che per i nostri animali.
Innanzitutto, seguendo quest’ottica, è bene prevenire il problema mettendo sempre in sicurezza il nostro cane, sia dentro che fuori casa.
È poi importante sottolineare che in Italia la legge impone l’obbligo di microchip, un piccolo impianto identificativo che consente l’iscrizione del cane all’anagrafe canina e il riconoscimento legale del padrone che, in caso di smarrimento dell’animale, verrà ricontattato. Assicuratevi sempre che il vostro animale sia munito di questo apparecchio, è fondamentale.
Inoltre, una buona pratica oltre all’impianto obbligatorio del microchip, è l’utilizzo di una medaglietta, di un collare identificativo o, per i più tecnologici, di un collare GPS. In questo modo in caso di allontanamento sarà più facile e immediato risalire al padrone e ritrovare il proprio cane.
Però cosa fare nel concreto in caso di smarrimento?
Vediamo insieme i tre passi più importanti
- Denunciare lo smarrimento alle autorità competenti (che possono essere carabinieri, ATS veterinaria della zona o polizia municipale)
- Contattare le associazioni animaliste della propria zona e spiegare loro l’accaduto, descrivendo il proprio cane e chiedendo se è stato fatto un recupero di un animale che corrisponde alla nostra descrizione.
- Stampare locandine da apporre negli studi di veterinari, nei negozi per animali e nelle bacheche della propria città.
Anche un appello sui social potrebbe essere di grande aiuto considerando il potere immenso delle condivisioni.