Como, un evento per ricordare la strage di Bologna

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Domenica 2 agosto alle ore 10,15 e in replica alle ore 11,30 nella Pinacoteca civica di Como (via Diaz) sarà proiettato il video Cadendo il giorno 2 di sabato – Istanti dalla Strage di Bologna, un radio–video dramma per voci e coro, con le voci delle vittime che riportano alla memoria le sensazioni, i dolori, le amarezze, le paure dell’attimo in cui è avvenuta l’esplosione in cui perse la vita anche la famiglia Mauri di Como. Il coro interrompe la narrazione scandendo attimi di cronaca e di storia, ripresi dalla sentenza dei giudici.

L’iniziativa è di NodoLibri con la collaborazione del Comune di ComoPinacoteca Civica, e in collaborazione con TUC–Teatri Uniti Como. TUC è una nuova realtà: attrici, attori e teatranti di Como riuniti per dare forza al teatro dal vivo (fortemente penalizzato dal Coronavirus) e per testimoniare la partecipazione, con l’arte dell’interpretazione, alla memoria della Strage di Bologna e di tutte le vittime del terrorismo e dello stragismo. Gli artisti hanno interpretato le “Voci” delle vittime diventando, fisicamente, elementi di una tragedia umana e politica che attraverso il teatro esprime una grande forza emotiva.
Alle riprese hanno partecipato ragazzi e ragazze nella parte del “Coro” che, nel testo, ha funzioni di sintesi e ricostruzione dei fatti, spietati e violenti, che hanno caratterizzato una delle più incredibile stragi italiane del Novecento.

Per partecipare in Pinacoteca è necessaria la prenotazione. Inviare una email a [email protected] (i posti sono limitati, ingresso gratuito).
Indicare se per le 10.15 oppure alle 11.30
Strage di Bologna
Si tratta di una delle pagine più buie della storia della Repubblica italiana.Un attentato commesso sabato 2 agosto 1980 alle 10:25 alla stazione ferroviaria di Bologna Centrale, a Bologna, in Italia. Si tratta del più grave atto terroristico avvenuto nel Paese nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione.

Come esecutori materiali furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari.

Nell’attentato persero la vita 85 persone e oltre 200 rimasero ferite. Le indagini si indirizzarono quasi subito sulla pista neofascista.

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