Como, tutti al lavoro per la candidatura Unesco

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Non si fermano i lavori per la candidatura di Como come Città Creativa Unesco.

La città di Como, candidata dalla Commissione Nazionale italiana per l’UNESCO a Città Creativa, nella sezione artigianato tessile, ha superato il pre-screening svolto dai tecnici della sede internazionale UNESCO a Parigi che, in una comunicazione inviata al Sindaco Mario Landriscina, confermano che “la candidatura della vostra città per il 2021 è completa ed ammissibile”. Quindi per Como si apre l’ultima, attesa fase del percorso che prevede la trasmissione del dossier di Como ai valutatori finali. I risultati saranno comunicati all’inizio del mese di novembre 2021.

Il Comune di Como, la Fondazione Alessandro Volta e il Comitato Como e Seta hanno riunito a Villa del Grumello i player del territorio per condividere con loro i prossimi passi da fare. Per l’occasione è stato presentato il marchio identificativo del progetto “Como Candidata Città Creativa UNESCO” e il portale www.comocreativecity.com. Il portale sarà la vetrina di quel che si intraprenderà da qui a fine ottobre e sarà il luogo dove si potrà prender visione delle lettere di supporto alla candidatura della città. Il portale contribuirà non solo a promuovere ma anche a far conoscere il progetto alle città del network internazionale, alla città di Como e al suo territorio, ai visitatori e sicuramente faciliterà l’adesione di nuovi potenziali sostenitori al progetto.

Il network internazionale Città Creative è un programma lanciato da UNESCO nel 2004 per favorire la cooperazione tra quelle città che riconoscono nella creatività un fattore strategico per lo sviluppo sostenibile a livello economico, sociale, culturale e ambientale.

Le Città Creative sono oggi 246 in oltre 80 paesi. In Italia ce ne sono 11: Biella, Carrara e Fabriano per l’artigianato, Alba, Bergamo e Parma per la gastronomia, Bologna e Pesaro per la musica, Roma per il cinema, Torino per il design e Milano per la letteratura.

Concept della Candidatura di Como

Como è la città capofila del distretto territoriale “Textile Valley” che racchiude le due province Como-Lecco, qui si vanta una tradizione nella manifattura tessile che risale a 500 anni fa e ancora oggi rappresenta un’eccellenza del made in Italy con oltre 15.000 addetti.

La filiera tessile, qui, si occupa principalmente di tessuti operati, di complessa fabbricazione, tessuti che hanno bisogno di competenze non improvvisabili, come per esempio la realizzazione del tessuto Jacquard.

Per l’alta qualità dei suoi prodotti la Textile Valley lombarda è considerata un vero e proprio laboratorio di ricerca e innovazione al servizio dell’alta moda.

Una rilevanza non trascurabile la detiene anche l’arte della seta, il 70% della seta europea viene, infatti, prodotta nel distretto comasco.

Molte personalità tra cui il regista Franco Zeffirelli hanno sempre riconosciuto il pregio dei tessuti e dei capi prodotti nel distretto.

Oggi, però, per essere competitivi la qualità non basta. Bisogna iniziare un nuovo capitolo.

Per questo Como accetta la sfida di potersi posizionare come Città della Moda Sostenibile a livello internazionale; proprio in quest’ottica Como mira a generare valore investendo sulla condivisione e diffusione di linee d’azione sostenibili che abbiano un forte impatto socio-culturale

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