Nei suoi confronti si procede in particolare per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante artifici, emissione di fatture per operazioni inesistenti per gli anni 2017-2018 e 2019, sottrazione fraudolenta al pagamento dell’imposte, reati commessi da settembre 2015 a giugno 2019.
Le indagini: maxi frode fiscale ed evasione
Le indagini condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Olgiate Comasco hanno accertato che il professionista:
a) quale amministratore unico di una società cooperativa a responsabilità limitata, a fronte di servizi di consulenza fiscale e tenuta della contabilità ed elaborazione paghe, falsificava fatture e contratti, modificandone l’oggetto in servizi di intermediazione finanziaria, così applicando all’importo fatturato una indebita esenzione ai fini IVA. Questo gli consentiva di annotare in contabilità , quali operazioni esenti ai fini dell’IVA, ricavi che avrebbero dovuto scontare l’aliquota IVA ordinaria del 22% e di esporre, nei modelli IVA annuali, un debito IVA pari a zero;
b) quale amministratore unico di una società cooperativa a responsabilità limitata-SCRL (fino al 20.07.2017) e successivamente di una società cooperativa sociale Onlus, al fine di consentire ad altra società cooperativa a responsabilità limitata, a lui riconducibile, l’evasione sull’IVA e le imposte dirette emetteva, nei confronti di quest’ultima, 4 fatture a fronte di operazioni inesistenti nel 2017, 4 fatture a fronte di operazioni inesistenti nel 2018, 5 fatture a fronte di operazioni inesistenti nel 2019, per un valore complessivo di oltre 1.360.000,00 euro;
Intestava il patrimonio al coniuge
Inoltre a fronte di un personale debito erariale di oltre 600.000 euro, derivante da una evasione IRPEF per gli anni 2014, 2015 e 2016 ed al fine di nascondere al Fisco il proprio patrimonio, cedeva fittiziamente al coniuge la totalità delle quote di partecipazione della SRL e della SRLS sopra menzionate, trasferendo così al coniuge il diritto di proprietà su terreni ed appartamenti ricadenti nel patrimonio delle citate società . Queste quote venivano ulteriormente e fittiziamente trasferite ad una società di diritto marocchino (che in occasione dell’acquisto veniva rappresentata come procuratore speciale dal medesimo professionista). Il corrispettivo della compravendita delle quote pari a 300.000 euro (sebbene il patrimonio posseduto dalle stesse fosse già stimato in almeno 1.500.000 euro) veniva versato in favore della moglie del professionista, che a sua volta lo rimetteva nuovamente nella disponibilità della SCRL, attraverso un’operazione di aumento del capitale della medesima società .
Tutte le irregolarità accertate
Le irregolarità accertate, in sede ispettiva, hanno riguardato:
a) alterazioni documentali contabili e fiscali finalizzate ad evadere l’IVA sui corrispettivi incassati, a fronte delle prestazioni professionali erogate dall’indagato;
b) emissione di fatture per operazioni inesistenti tra società , intestate o riconducibili al menzionato professionista;
c) assenza della finalità mutualistica della cooperativa, operativa negli anni 2013 – 2017 e assenza dei requisiti legali della Onlus, già a partire dall’anno 2017;
d) conseguente sfruttamento illegittimo delle agevolazioni fiscali riservate alle organizzazioni prive di scopo di lucro;
e) ricorso sistematico all’evasione di imposta mediante gestione di società per scopo di lucro personale;
f) utilizzo di schermi societari e operazioni simulate e fraudolente finalizzate ad occultare l’ingente patrimonio personale e di famiglia, con l’unico fine di sottrarlo alle procedure erariali di riscossione.
E’ stato, pertanto, disposto dal G.I.P., oltre al provvedimento coercitivo: il sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente, nei confronti della ONLUS e del professionista fino a concorrenza della somma di 368 073,31 euro, il sequestro, finalizzato alla confisca, anche per equivalente delle intere quote del capitale sociale della SRL e della SRLS, rappresentative dell’intero patrimonio dell’indagato; il sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente, delle somme ed altri beni della società cooperativa a responsabilità limitata e della persona fisica sino alla concorrenza della somma complessiva di 1.050.000 euro.