Como, le iniziative in città nella Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne

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Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Anche se non sarà possibile organizzare eventi in presenza per questa ricorrenza, il Comune di Como, insieme alla Rete Territoriale Antiviolenza provinciale di cui è capofila e con cui costantemente collabora per accompagnare le donne fuori dalle situazioni di violenza, propone una serie di iniziative con le modalità possibili in questo momento. Anche quest’anno gli obiettivi prioritari sono quelli di divulgare i riferimenti a cui le donne possono chiedere e ricevere aiuto in caso di necessità, sensibilizzare la cittadinanza sul tema e sul ruolo che ciascuno può avere nella prevenzione e nel contrasto della violenza sulle donne, prevenire il fenomeno partendo dagli incontri nelle scuole, con le quali la Rete lavora costantemente, grazie all’esperienza e alla competenza di relatori qualificati.

Le iniziative promosse dal Comune di Como

– Tre brevi spot, prodotti dal regista comasco Paolo Lipari, basati sul reale vissuto di alcune donne che hanno subito violenza e che, grazie all’aiuto del Centro Antiviolenza, della Casa Rifugio e di tutto il lavoro della Rete, sono uscite dalla situazione in cui si trovavano. Ascoltando il racconto verranno proposte tante immagini aeree del nostro territorio. Il video chiude con il claim del servizio offerto dalla rete, con il logo e i recapiti.
Gli spot saranno diffusi da subito sui siti e i social delle realtà che fanno parte della Rete e dei comuni del territorio, oltre che dalle testate locali che lo vorranno.

Spot 3: https://youtu.be/8oOnIRYFF24

– E’ stato realizzato un banner con i contatti della rete che può essere utilizzato sui siti e in calce alle email.

– Evento on line con le scuole il 25 novembre
Parteciperanno gli studenti dell’Istituto J. Monnet di Mariano Comense. Alla proiezione degli spot, seguiranno l’intervento di una operatrice del Centro Antiviolenza, con la presenza attiva di un rappresentante della Polizia di Stato e della Questura, e la supervisione dei referenti scolastici, con i quali i ragazzi potranno interagire ponendo domande.
I video verranno messi a disposizione di scuole superiori della Provincia, con l’obiettivo ulteriore di imbastire un futuro lavoro con gli studenti che si ipotizza di avviare a gennaio.

– Sono stati preparati dei volantini della Rete con i riferimenti del Centro Antiviolenza e quelli del servizio rivolto agli uomini responsabili di violenze che vogliono cambiare. Anche in questo periodo di stringenti limitazioni saranno distribuiti in uffici e attività commerciali rimasti aperti al pubblico (tra cui i supermercati).

– La fontana di Camerlata, la fontana di Villa Geno e il monumento Life Electric saranno illuminati di rosso nelle notti tra il 24 e il 25 novembre e tra il 25 e il 26 novembre, per ricordare la giornata contro la violenza sulle donne e sensibilizzare la cittadinanza sulla problematica.

Sarà colorata di rosso una panchina lungo la passeggiata di Villa Olmo con il posizionamento di una targa donata da Soroptimist International d’Italia Club Como.

– Una panchina donata dalla classe 1960 de La Stecca sarà collocata in vicolo Santa Caterina, collegamento pedonale tra viale Masia e via Borgo Vico vecchia.

La Rete interistituzionale antiviolenzaE’ attiva sul nostro territorio dal 2009 e coordinata dal Comune di Como. Continua ad aiutare le donne che subiscono violenza, anche e soprattutto in questo momento di emergenza.

Chi ha bisogno di aiuto si può rivolgere al Centro Antiviolenza della Rete, Associazione Telefono Donna, al numero verde 800 166 656 oppure allo 031 304585. Al di fuori degli orari di sportello è comunque in funzione una segreteria telefonica dove è possibile lasciare i propri riferimenti per essere richiamati.
Qualora si ritenesse necessario e urgente fissare degli appuntamenti nella sede del Centro Antiviolenza, verranno adottate tutte le misure di prevenzione, in osservanza alle raccomandazioni di sicurezza del ministero della Salute. Rimane garantita inoltre la possibilità di attivare un collocamento d’urgenza per le situazioni di grave emergenza che richiedono un allontanamento immediato da casa della donna e dei suoi figli.

I numeri

Dall’inizio dell’anno al 31 ottobre 161 donne si sono rivolte al Centro Antiviolenza, di cui più della metà sono italiane e 92 hanno figli minori. La maggior parte di loro ha tra i 35 e i 44 anni e per 141 la violenza è stata agita dall’attuale compagno/marito o dall’ex partner. 22 donne hanno proseguito il loro percorso iniziato negli anni precedenti. Inoltre, in questi 10 mesi del 2020, per 15 donne è stata attivata la procedura di Pronto Intervento, ovvero la collocazione della donna in una struttura di accoglienza per i primi 5 giorni di emergenza, a cui fa seguito la possibilità di andare in una Casa Rifugio o altra soluzione sulla base di un progetto che viene elaborato per ciascuna donna dalle professioniste del Centro. L’inserimento in pronto intervento può essere disposto, allo stato attuale, dalle Forze dell’Ordine, e dai servizi sociali del Comune di residenza della donna.

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