Como, la vita discreta di un uomo per bene ucciso nella sua auto

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Un uomo ben voluto Giuseppe Mazza. Una vita discreta e riservata, fatta di piccole abitudini e di scelte non sempre convenzionali. Lo ricordano con affetto sincero e rispetto sul gruppo Facebook SEI DI COMO SE GRUPPO – informazioni e notizie in tempo reale su Como. Una sua foto lo ritrae al bar. Il pensiero di tutti, dei tantissimi commenti di condoglianze sotto la foto, è che abbia perso la vita in un atto di estrema e inaudita violenza un uomo che non dava fastidio a nessuno. Scrivono: “Abbiamo lavorato insieme per qualche anno in una ditta di Rebbio, lui era magazziniere/autista, una gran brava persona, sempre disponibile. Dopo la chiusura della ditta, mi pare, che non abbia più trovato un lavoro degno e da lì il declino economico, bazzicava tra Breccia e Ca’ Morta ecco perché era li…” e ancora “Tragedia che poteva tranquillamente essere evitata se le cose con questo essere schifoso fossero state gestite diversamente da chi di dovere. E non aggiungo altro…”.

La tragica morte di Giuseppe

Una fine davvero violenta per il 70enne aggredito brutalmente in via Giussani il pomeriggio dell’11 agosto intorno alle 17. Un uomo, poi identificato dalla polizia, che con un coccio appuntito di una bottiglia lo ha ferito profondamente alla gola uccidendolo mentre era a bordo della sua auto.Inutili l’intervento della Croce Rossa e dei soccorsi del 118.

La vita discreta e educata di un uomo per bene

Scrivono in tanti sotto il post per ricordare Giuseppe che per sua scelta e per una serie di fatti che avevano dato quella direzione alla sua vita, dormiva in macchina. Il nipote che ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Provincia, ha raccontato che d’inverno viveva dalla sorella. D’estate, con l’arrivo del caldo, per sua scelta andava a stare in macchina anche se tutte le mattine si recava a lavarsi e pettinarsi e fare colazione dalla sorella. Aveva deciso così, forse per non pesare su nessuno e comunque mantenendo la sua dignità.

“Ciao Giuseppe, ti vedevo sempre al Bennet mi dispiace tantissimo. Riposa in Pace”. Sotto il post scrivono anche amici di vecchia data: “Quante pattinate al palazzo del ghiaccio a Casate….ciao Baffo …”

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