Como 1907: verso la Serie B pensando prima alle fondamenta

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Strutture, programmazione, settore giovanile: a dieci giorni dal raduno, il Como si prepara al salto di categoria dando precedenza alla base del progetto

Niente nomi che scaldano la piazza, per ora. Solo tanta lungimiranza, che poi è tutto quello che serve a una piazza come Como, poco abituata purtroppo a vedere una società che fa della progettualità il suo punto di forza. Venerdì 9 luglio il Como partirà per il ritiro, quest’anno a Bormio. Inizialmente potrebbe anche non esserci nessun volto nuovo, dipenderà da quanto rapidamente verranno portate avanti le trattative di mercato.

Intanto la società si sta muovendo su altri fronti. Per esempio i rinnovi dei contratti dei giocatori-simbolo della promozione: quello di Bellemo è arrivato, si sta trattando con Gatto e non solo. E poi le strutture: è stato acquisito a suon di dobloni il Centro Sportivo di Mozzate, che dopo un annetto di lavori potrà ospitare gli allenamenti di prima squadra e settore giovanile. A proposito: l’under 17 è in finale nazionale (venerdì alle 18 contro il Monopoli), mentre per l’attività di base c’è un accordo di sinergia con Accademia Como. Segno che, anche nell’ambito del vivaio, si sta lavorando bene. E poi lo stadio: tema spinoso visto che coinvolge anche il Comune, proprietario dell’immobile. Intanto il Como sta continuando i lavori al manto erboso; per la Serie B serviranno anche i seggiolini e il quarto settore, la società spera nella collaborazione celere di Palazzo Cernezzi per giocare da subito la Serie B al Sinigaglia.

Ok le fondamenta, ma poi serve una squadra competitiva. Sotto contratto ci sono 18 giocatori (inclusi Toninelli e Bolchini il cui rinnovo verrà ufficializzato in seguito), qualcuno saluterà (Zanotti? Dkidak? Walker? Celeghin?) ma il grosso della rosa sarà composto da gente che si è sudata la promozione. Non basterà per un campionato impegnativo come la B e il dg Ludi insieme al CEO Wise stanno sondando il mercato. Oltre a un portiere che si giochi il posto con Facchin, la sensazione è che servano almeno sei titolari: un difensore centrale, un esterno mancino, un mediano, due trequartisti (si proverà a riprendere Terrani, forse Peli, ma anche un profilo “di categoria) e una punta che tolga pressione a Gabrielloni. Molti dei nomi accostati ai lariani in queste ore non sono veritieri, quindi occhio alle voci di mercato incontrollate.

Di sicuro ci aspetta un’estate interessante, finalmente serena. Il Como tornerà nel bel palcoscenico della Serie B, con avversarie come Parma, Brescia, Lecce, Reggina, Pisa, Vicenza. Niente a che vedere con l’ultima Serie C in cui, Livorno a parte, di squadre affascinanti non ce n’erano. Adesso la musica cambia, l’obiettivo è mantenere la categoria, possibilmente senza troppi patemi. Un obiettivo che passa sì dalla programmazione, ma anche dal calciomercato.

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