Comaschi e futuro: realisti ma ottimisti. Una ricerca a cura dell’istituto Nextplora

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Comaschi e futuro: realisti ma ottimisti.

Nonostante tutto, uno sguardo positivo sul tenore di vita per il 48% dei comaschi.

L’11% degli intervistati vede un futuro negativo per i propri risparmi.

La forma di copertura più gettonata? Le polizze assicurative specifiche.

Aumento delle tasse, costo della vita, pensioni basse, precarietà del lavoro: tutto questo fa ancora paura ai comaschi, ma nonostante tutto affrontano il futuro con moderato ottimismo. Secondo l’Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora nel 2018 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica, quasi la metà degli intervistati (48%) affronta il proprio futuro dal punto di vista economico in modo positivo.

Se il 36% prevede di mantenere l’attuale tenore di vita nel prossimo futuro, una parte di comaschi si riconosce tra quel 32% di intervistati che ammette di vedere nel proprio futuro minori disponibilità economiche, ma che con un po’ di accortezze, si saprà adattare. Il 12% pensa che avrà disponibilità economiche superiori rispetto a quelle attuali, il 7%% ha risposto di vivere nell’incertezza mentre un altro 11% si dichiara pessimista e teme che le proprie disponibilità economiche saranno inferiori a quelle attuali.

In che modo, secondo gli intervistati, ci si può garantire un futuro migliore? Una buona fetta di comaschi vede di buon occhio l’utilizzo delle forme di pagamento rateali, sia perché consentono di acquistare con calma (23%), sia perché permettono di gestire meglio il bilancio familiare (9%). C’è chi invece è più propenso alla sottoscrizione di diverse forme di risparmio o previdenza, tra cui spiccano i prodotti assicurativi di investimento, specie quelli collegati a gestioni separate e quindi sicuri (26%), seguiti dal fondo pensione (24%) e dai piani individuali di risparmio (20%).

D’altra parte, ricorrere a una forma di risparmio può aiutare ad affrontare il futuro con più serenità e a porsi degli obiettivi anche a medio/lungo termine, come dimostrano i dati: il 46% dei comaschi infatti ammette di voler mettere da parte una somma sufficiente per affrontare eventuali imprevisti, il 44% vuole invece mantenere l’attuale tenore di vita. Grande attenzione verso i figli: il 26% vuole essere certo di poter aiutare i propri figli in un futuro, mentre il 29% non vuole gravare su di loro in caso di perdita di lavoro o di pensione bassa.

una veduta della città di como

E a proposito di pensione, quest’ultima risulta essere uno dei fattori che preoccupano i comaschi in questo momento: al primo posto nei loro pensieri si trovano le possibili spese impreviste (43%), seguite dai fattori fiscali ed economici, come ad esempio l’aumento del costo della vita o delle tasse per il 40%, e  dalla prospettiva appunto di una pensione bassa (31%).

A chi rivolgersi, dunque? Il 47% degli intervistati si affiderebbe alla propria banca, il 33% si rivolgerebbe a un consulente mentre il 20% chiederebbe consiglio a parenti e amici.

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