Molti ne parlano, ma pochi sono riusciti ad entrarci. Clubhouse è un nuovo social, creato nel 2020 basato sulla voce. Si tratta, infatti, di chatroom divise per argomento, controllate da un moderatore a cui si può accedere come spettatori. Se il moderatore lo desidera, alzando la mano (Un piccolo pulsante permette di farlo, come su Teams o Google Classroom), possiamo unirci alla conversazione.
Le Chatroom sono divise in piccole categorie che si trovano a loro volta in 14 macro-categorie che trattano degli argomenti più disparati come World Affairs (Politica, attualità…), Knowledge (Educazione, scienza…), Entertainment (intrattenimenti di ogni tipo) o ancora Languages (Per scambi culturali) e tanti altri.
A inizio 2021 segnava già cifre da capogiro, con gli innumerevoli utenti che si iscrivevano e il traffico di conversazioni che circolavano in rete.
Ma social più popolare del 2021 già mostra i primi rallentamenti.
Troppo esclusivo è una delle prime cose che ci vengono in mente pensando a Clubhouse: si entra, infatti, solo su invito! E come se questo non fosse abbastanza, l’app è supportata solo su iphone, tagliando così una fetta considerevole di mercato.
Questo è solo il primo dei motivi per cui, quello che sembrava un social rivoluzionario, sta andando in perdita. Clubhouse richiede una eccessiva quantità di tempo libero, poiché le stanze delle conversazioni si aprono solo durante gli eventi, che sono programmati in giorni e orari precisi. Questi eventi non vengono neppure registrati.
Oltretutto le conversazioni essendo in tempo reale non sono moderate, ergo ci si può trovare anche a sostenere discussioni poco piacevoli.
Inoltre i social funzionano perché le imprese ci investono, ma le stanze si riempiono al massimo con qualche centinaio di persone e nessuna azienda investirebbe mai in messaggi per numeri così bassi.
Quindi Clubhouse sarà il social del futuro? Quasi certamente no.
Se i programmatori non risolvono presto la mancanza dell’app per android, primo dei problemi per questo social, Clubhouse andrà sicuramente a morire.
Ammesso poi che venisse risolto anche questo problema rimarrebbe la preoccupante questione della moderazione, quasi impossibile da effettuare in tempo reale.
Una soluzione per salvarsi dall’inevitabile perdita di interesse totale potrebbe essere quello di salvare e conservare le registrazioni degli eventi. In questo modo diventerebbe possibile anche introdurre determinati livelli di moderazione, cancellando, mutando determinati interventi o tutta la registrazione.