Nel pomeriggio di mercoledì 30 ottobre è stata annunciata la lista delle 66 città che entrano nell’elenco delle Città Creative del pianeta, riconosciute come «laboratori di idee e pratiche innovative», capaci di costruire «un contributo tangibile al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso pensieri e azioni innovativi».
Purtroppo la città di Como, che era tra le candidate finali, non è riuscita ad affermarsi
La scelta è caduta su Biella, per l’artigianato tessile, e Bergamo per la gastronomia
Le città creative dell’Unesco sono diventate così 246. Le altre Città italiane Creative sono Bologna (musica), Fabriano (artigianato e arte popolare), Roma (cinema), Parma (gastronomia), Torino (design), Milano (letteratura), Pesaro (musica), Carrara (artigianato e arte popolare) e Alba (gastronomia). Da oggi anche Biella e Bergamo, si uniscono al novero delle Città Unesco , mentre Como e Trieste – che pure erano candidate – non hanno trovato l’approvazione della Direttrice Generale dell’Unesco M.me Audrey Azoulay, cui spettava il giudizio finale.