A Cernobbio apre Meat, la super braceria che prende il posto di Como Burger

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Gli amanti della carne (quella buona) possono cominciare a leccarsi i baffi. A Cernobbio aprirà un nuovo ristorante di carni pregiati: si chiama Meat. Oramai ci siamo e, per la cronaca, sulle pagine social del ristorante è già possibile prenotare per dicembre.

I lavori di ristrutturazione sono quasi terminati e sta per partire l’avventura di Meat, steakhouse di carni pregiate, voluta da Matteo Bassi e Alessandra Annoni, già ideatori del format di Como Burger. In collaborazione con i più importanti allevatori e selezionatori del mondo, più di 20 carni diverse provenienti da ogni angolo del pianeta, con un’offerta che spazierà dalla Rubia Gallega spagnola alla Sashi finlandese, con un occhio di riguardo per le grandi carni italiane come la Chianina IGP e il Black Angus allevato nel belpaese.

Particolare rilevanza avranno eccellenze gastronomiche come il Wagyu e il Pata Negra che godranno di apposite sezioni nel menù e saranno proposti in diverse declinazioni.
Ad ogni piatto sarà inoltre possibile aggiungere Tartufo Nero o Astice come guarnizione, un pò sullo stile delle grandi steakhouse londinesi dove filetto e crostacei serviti assieme vanno per la maggiore.

Lo chef Simone Cruccas

La cucina sarà guidata dal talentuoso Simone Cruccas, che vanta già importanti esperienze come Head Chef in prestigiosi ristoranti argentini a Londra e Milano, mentre la sala sarà affidata a Roberto Ballarin, con esperienza decennale maturata in ristoranti fine dining e hotel 5 stelle sul lago di Como.

Insomma paradiso dei carnivori si, ma con grande attenzione alla sostenibilità. Infatti Meat, primo ristorante in Italia, ha siglato un accordo di collaborazione con Green Future Project attraverso il quale sosterrà il progetto di riforestazione di mangrovie nel sito di Vilamatsa, sulla costa occidentale del Madagascar ed il progetto di protezione della Riserva di Canandè in Ecuador, destinando ogni giorno una parte dell’incasso a tali scopi.

Meat insieme a Green Future Project collaborerà a stretto contatto con i partners Eden Projects e Fundacion Jocototo per ricostituire la popolazione di mangrovie lungo gli estuari della costa occidentale del Madagascar e per proteggere la foresta nativa del Choco’.

 

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